Non si ferma all'Alt, fuga da brividi in auto a 130 all’ora per Macerata: 19enne arrestato dalla Finanza. A settembre aveva rapinato una tabaccheria

Fuga da brividi in auto a 130 all’ora, un 19enne arrestato dalla Finanza
Fuga da brividi in auto a 130 all’ora, un 19enne arrestato dalla Finanza
di Benedetta Lombo
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Giovedì 27 Luglio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 15:20
MACERATA Non si ferma all’Alt della Guardia di Finanza e sfreccia a 130 km/h, raggiunge il parco di Fontescodella, accosta e si nasconde tra i cespugli con i due amici che erano in auto con lui. È finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale Mahdi Ez Zaki, 19enne italiano di seconda generazione (i genitori sono marocchini) residente a Macerata. A settembre 2022, da poco maggiorenne, era stato arrestato per aver rapinato il titolare della tabaccheria Vintage tab in piazza Pizzarello.  



La folle corsa è avvenuta nel primo pomeriggio di martedì, dopo che un’auto della Guardia di finanza ha affiancato l’Opel Corsa guidata dal 19enne. I militari hanno fatto cenno all’auto di accostare e fermarsi ma il 19enne ha accelerato toccando punte di oltre 130 km/h. È passato per via Spalato, corso Cavour, via Mameli per poi fermarsi al parco di Fontescodella. Pensando di aver seminato i finanzieri Ez Zaki e i due amici che erano in auto con lui sono scesi dall’auto e si sono nascosti tra i cespugli, ma i militari arrivati subito dopo, hanno visto l’Opel e individuato i tre giovani nascosti.

Il conducente dell’auto è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che l’auto era intestata a lui, così come l’assicurazione e lui guidava ma senza aver mai conseguito la patente. Ieri mattina il giovane si è presentato in aula davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Stefano Lanari. Difeso dall’avvocato Mirela Mulaj, ieri sostituita dal collega Nicola Piccinini, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto e in merito alla misura da applicare ha disposto l’obbligo di firma (il pubblico ministero aveva chiesto i domiciliari con braccialetto elettronico) poi l’udienza è stata rinviata al prossimo 21 settembre.

La condanna


A febbraio scorso il 19enne era stato condannato a due anni e quattro mesi, pena sospesa, per la rapina in tabaccheria (era accusato di rapina aggravata, rapina impropria e porto di coltello e il Pm aveva chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione). I giudici avevano anche disposto l’immediata liberazione (era ai domiciliari) e lui, in lacrime, dopo la lettura del dispositivo aveva ringraziato i giudici.

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