Crocioni e la partita mai giocata: «I giocatori
della Pinturetta dovevano vedere la Juve»

Alberto Crocioni, presidente dell'Helvia Recina, con Maurizio Mosca
Alberto Crocioni, presidente dell'Helvia Recina, con Maurizio Mosca
1 Minuto di Lettura
Giovedì 8 Marzo 2018, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 14:18
MACERATA - Le critiche al comportamento dell’Helvia Recina, espresse dal presidente della Pinturetta Stelio Verdecchia per “giustificare” la decisione di non presentare la sua squadra nella semifinale di ritorno di Coppa Italia di Promozione, hanno infastidito l’omologo maceratese. Così il numero uno dell’Helvia Alberto Crocioni replica: «Verdecchia ha capovolto la realtà. Anzitutto eravamo stati noi ad accettare la loro scelta di giocare alle 20 all’andata. Ricordo che ci chiesero lo stesso orario per il ritorno, noi preferivamo di pomeriggio. Alla fine ci siamo accordati per le 19, venendo quindi nuovamente incontro, pur stando in casa, alle loro esigenze».

E allora perché non si è giocato? «Una settimana dopo che era uscito l’orario sul comunicato ufficiale, Verdecchia mi telefona chiedendomi di spostare il match. Ma non d’orario, bensì di posticiparlo di una settimana perché c’era la Juventus in Champions e i suoi giocatori volevano vederla. Ho risposto che non era possibile e non ci sono state polemiche. Tutto si è chiuso amichevolmente. E poi non si presentano?».

Crocioni conclude stizzito: «La partita di andata l’abbiamo giocata in base alla loro volontà, quella di ritorno l’abbiamo spostata sempre per loro comodità! Non accetto pertanto le critiche, l’arrabbiatura e di passare per il cattivo di turno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA