Mancini: "Sarri mi ha dato del frocio"
Lui: "Ero furioso, mi sono scusato"

Sarri e Mancini alla fine della partita
Sarri e Mancini alla fine della partita
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Gennaio 2016, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 12:52

NAPOLI - Un insulto di troppo, odioso, che tira in ballo un tema, quello dell'omofobia, tanto odioso quanto difficile da scardinare. "Sarri mi ha detto frocio e finocchio, deve vergognarsi. Gente come lui non può stare nel mondo del calcio". "Ero furioso mi scuso ma certe cose devono rimanere in campo".
 



È il botta e risposta nel dopopartita di Napoli-Inter tra Roberto Mancini e Maurizio Sarri. Un insulto, quello di Sarri al tecnico nerazzurro, raccontato in diretta tv dallo stesso Mancini ai microfoni di Raisport. "Ero andato a protestare per il recupero - ha spiegato furioso Mancini nel dopo gara - e Sarri mi ha dato del 'finocchio e del 'frocio. È un razzista, non può stare nel mondo del calcio. Negli spogliatoi - ha detto - sono andato a cercare Sarri e lui mi ha chiesto scusa, ma io gli ho risposto che si deve solo vergognare. In Inghilterra non lo farebbero allenare, ma neanche entrare al campo di allenamento".

Immediate, e sempre in diretta tv, arrivano le scuse di Sarri, a Mancini, ma soprattutto agli omosessuali. "Ho perso lucidità - si è giustificato Sarri - ma sono cose da campo che dovrebbero finire in campo. Era un insulto di rabbia, mi è scappata una parola, ma non tiriamo fuori l'omofobia. Mi sono scusato con Mancini in privato e pubblicamente. Mi sembrava una normale litigata con toni da non usare. Mi è sfuggito questo termine, le mie scuse agli omosessuali sono palesi". Sarri ha poi aggiunto in sala stampa: "Quando ho chiesto scusa a Mancini negli spogliatoi, mi ha detto sei un vecchio cazzone, quindi credo non abbia accettato le mie scuse".

Sono già al giudice sportivo gli atti sulle offese di Sarri a Mancini, ieri dopo Napoli-Inter. Sarà con ogni probabilità proprio Tosel, che ha già in mano il rapporto degli ispettori della Procura federale con le audizioni immediate dei 2 tecnici, a valutare l'entità delle eventuali sanzioni a Sarri. Si va da una multa o una squalifica breve, in caso le frasi vengano definite "dichiarazioni lesive" fino a una squalifica di «non meno di 4 mesi» se Tosel le riterrà "frasi discriminatorie". Resta aperta la possibilità che il giudice chieda un supplemento di indagini alla procura.

Il giudice sportivo valuterà le carte trasmesse dagli ispettori Figc e deciderà su Sarri entro domani, dopo l'ultimo quarto di finale di Coppa italia in programma stasera. È probabile che ritenga sufficienti gli elementi a sua disposizione, ma il nodo sarà decidere se le frasi del tecnico napoletano siano "dichiarazioni lesive" e dunque ricadano nella violazione dell'articolo 5 del codice di giustizia sportiva; oppure se configurino un'offesa a carattere "discriminatorio" su basi sessuali, e in questo caso la violazione sarebbe dell'articolo 11, che prevede già in sè la sanzione di "non meno di quattro mesi". Le altre violazioni hanno sanzioni che vanno dall'ammenda all'inibizione per lunghi periodi, passando per una squalifica che va fino a 3 giornate nella maggior parte dei casi, con un minimo di quattro in quelli più gravi. Tra le circostanze esimenti, il codice prevede anche le scuse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA