Nuoto, Paltrinieri conquista
la medaglia d'argento nei 1500 stile

Nuoto, Paltrinieri conquista la medaglia d'argento nei 1500 stile
di Piero Mei
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Domenica 16 Dicembre 2018, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 12:42
L'ultima giornata di gare dei Mondiali di nuoto in vasca corta a Hangzhou porta all'Italia la medaglia d'argento di Gregorio Paltrinieri nella gara dei 1500 stile libero. L'olimpionico azzurro è stato rimontato dall'ucraino Romanchuk, che lo aveva già battuto agli Europei di Copenaghen, negli ultimi 25 metri. Bronzo al norvegese Christianesen

Non basta il secondo tempo della carriera a Gregorio Paltrinieri per tornare a vincere il titolo iridato. Il primatista mondiale in 14'08«06 (passaggi ai 400 in 3'44»02 e 800 in 7'31«33) cede a Mykhailo Romanchuk, che l'aveva già battuto agli europei di Copenhagen nel dicembre scorso: 14'09»14 contro 14'09«87 al termine di una gara strepitosa, la più veloce della storia in vasca da 25 metri. Il poliziotto campione di tutte le vasche (campione olimpico, bimondiale e tri-europeo in lunga, bi-europeo e mondiale in corta) attacca subito, nuota sotto al record mondiale per due terzi di gara coi passaggi ai 400 in 3'43»01 e 800 in 7'30«31. L'ucraino, vicecampione mondiale ed europeo in lunga, rimane a una misura fino ai 1000 metri quando l'azzurro perde gradualmente di efficacia, accorcia la bracciata, e subisce la regolarità del ventiduenne di Rivne che risale e si mette in modalità sorpasso negli ultimi 200 metri. Paltrinieri non ci sta, risponde bracciata su bracciata, ma perde il confronto in velocità finché cede nell'ultima vasca: 25»84 contro 27«16. Il duello, seppur amaro per il nuoto italiano, esalta la prestazione di entrambi, basti pensare che bronzo è conquistato dal norvegese Henrik Christiansen in 14'19»39. Lontanissimo.

La breve ultima mattinata cinese dei mondiali di nuoto in vasca corta ad Hangzhou, cinque gare in tutto, regala all’Italia ancora due record nazionali e una finale in più da disputare nella sessione di chiusura che proporrà, ore 11 italiane l’inizio, Gregorio Paltrinieri sui 1500.

FEDERICA, ULTIMA CHANCE: QUI…
Uno dei due primati e la finale in più vede tra le protagoniste Federica Pellegrini, ultima frazionista della 4x100 mista femminile. Margherita Panziera al dorso nuota in 57:65, suo personale, Martina Carraro alla rana chiude in 1.05:32 (e con questa partecipazione alla staffetta si prende il sesto record italiano personale ai mondiali in Cina), Ilaria Bianchi al delfino fa 57:78 e poi Federica ci mette del suo con 53.16 per un totale di 3.53:89 che è il nuovo record. E’ il quarto posto totale, ma sarà difficile fare meglio, giacché davanti sono Stati Uniti, Cina e Australia, tre dei quattro Grandi del nuoto (la quarta è la Russia).

Promette la Carraro: “Abbiamo qual cosina da dare in più”; dice Ilaria Bianchi: “Il passaggio va bene, ho un po’ trattenuto le gambe, volevo una riserva di energia per la finale individuale che dovrò disputare”; “E’ il mio miglior tempo, per ora bene così”, dice la Panziera, un “per ora” promettente… Perché, ostiene Federica, “abbiamo lavorato per andare in finale, e va bene così”.

RAGAZZI, NON BASTA IL RECORD
Il record non è sufficiente per la promozione dei maschi nella gara omologa: Sabbioni nuota il dorso in 51:61, Martinenghi la rana in 57:23, Rivolta il delfino in 49:89 e Miressi lo stile libero in 47.38. Il totale del nuovo primato è di 3.26:11 ma è il nono tempo del ranking finale, e niente accesso all’ultima gara.

E il primato personale non promuove Matteo Restivo, prossimo medico, nei 200 dorso: “Stare dieci giorni in Cina senza gareggiare non aiuta la concentrazione e la vasca corta non è delle mie corde”. Il suo 1.51:58 migliora di tre secondi il precedente best, ma è solo il tredicesimo del ranking.
 
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