In D a rischio 5 club oltre all'Ancona
La Recanatese ha un'autostrada

Adolfo Guzzini, Alessandro Potenza e Josè Cianni: la Recanatese punta al ritorno in D
Adolfo Guzzini, Alessandro Potenza e Josè Cianni: la Recanatese punta al ritorno in D
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Venerdì 16 Giugno 2017, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 00:11
ANCONA - Almeno sei società a rischio iscrizione in Serie D, prende quota il sempre più che possibile ripescaggio della Recanatese, che ne creerà altri a catena nei campionati inferiori fino alla Seconda Categoria. Oltre all’Ancona, coinvolta nell’azzardata impresa di reperire quasi 1,6 milioni di euro per ripianare i debiti e mantenere la categoria, altre cinque aventi diritto non godono affatto di buona salute. Partendo dal Nord, il Lecco, ingolfato da debiti risalenti alle stagioni passate, sarà sicuramente escluso: l’asta in tribunale per rilevare il titolo sportivo è andata deserta, il curatore fallimentare Mario Motta ha già annunciato la chiusura dell’esercizio provvisorio e la cancellazione del club. Si profila l’iscrizione all’Eccellenza in sovrannumero da parte di una nuova società, previo pagamento di 50mila euro a fondo perduto.

Anche i toscani del Tuttocuoio di Ponte a Egola, retrocessi dalla Lega Pro come l’Ancona, devono ancora superare diversi paletti, in vista della scadenza del 12 luglio: tre cordate hanno iniziato a trattare con il presidente attuale Andrea Dolfi e il suo socio Antonio Guicciardini Salini, l’esito è tutto da decifrare. Nubi nere anche sul destino dei molisani dell’Agnonese, rivali della marchigiane nel girone F: la società è stata consegnata al sindaco Lorenzo Marcovecchio, servono nuove risorse per ripartire. In Campania, sono a rischio due club: Antonio Nuzzo, presidente della Frattese, sta provando a coinvolgere nuove forze in società per dribblare il possibile addio. Stessi guai alla Sarnese, dove l’amministratore unico Francesco Origo ha già annunciato che lascerà la mano se non ci saranno aiuti concreti dal mondo dell’imprenditoria.

La Recanatese ha tempo fino alle 14 del 7 luglio per inoltrare la richiesta di ripescaggio in D, ma sa già che potrà essere tra le prime nella graduatoria delle retrocesse ai playout: grazie agli ultimi cinque campionati e alle dieci stagioni consecutive in D, otterrà 19 punti come valore sportivo. Farà filotto anche con il settore giovanile e saranno altri 12, ulteriori 6 potrebbero arrivare con la valutazione del Tubaldi. Sono 37 punti virtuali: sebbene ci saranno lievi penalità per le partite disputate a porte chiuse, è comunque un bel tesoretto considerando che l’estate scorsa al primo posto c’era l’Astrea con 43,5 e l’anno prima l’Atletico San Paolo Padova con 41.

In caso di ripescaggio della Recanatese, le porte dell’Eccellenza si spalancheranno per il Ciabbino, squadra di Case di Coccia, frazione di Folignano, alle porte di Ascoli: vinti i playoff del girone B di Promozione, ha perso lo spareggio contro l’Atletico Alma. In Promozione ci sarà quindi un altro ripescaggio dopo quello originato dall’unione tra Fc e Vigor Senigallia: oltre a una tra Cantianese e Muccia, che hanno perso gli ultimi spareggi di Prima, sarà ripescata anche una tra Vigor Castelfidardo e Atletico Piceno, retrocesse ai playout di Promozione come quattordicesime classificate.

In Prima Categoria, saliranno a quattro i ripescaggi, dopo le fusioni tra Lorese e Servigliano e tra Conero Dribbling e Osimo Stazione: via libera quindi per due squadre tra Mercatellese, Chiaravalle, Aries Trodica e Amandola, che hanno perso gli spareggi di Seconda, e ad altre due tra Tavernelle, Montoro e Amatori Corridonia, retrocesse ai playout di Prima come quattordicesime. Qui è già esclusa la Cuprense, perchè si è piazzata ultima in classifica nel 2013/14, quindi nell’ultimo triennio. Stessa girandola in Seconda con altri quattro ripescaggi: due saranno riservati a due delle tre squadre che usciranno sconfitte dagli spareggi di Terza ancora in corso, gli altri due se li contenderanno Badia Tedalda, Sangiorgese, Vigor Camerano, Skorpion, Robur Macerata, Valtesino e Poggese, tutte retrocesse come quindicesime classificate ai playout di Seconda. Fuori gara il Morro d’Alba, già ripescato nel 2015.
 
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