Santa Veneranda e Fabiani Matelica
quando le vittorie sono un'abitudine

Santa Veneranda e Fabiani Matelica quando le vittorie sono un'abitudine
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Mercoledì 14 Marzo 2018, 18:47
ANCONA - Nel 2018 c’è una squadra che viaggia più forte dell’Anconitana (6 vittorie e 2 pareggi in 8 gare)
in Prima Categoria. È il Santa Veneranda, capolista del girone A a +7 sulla K Sport Azzurra, che ha ottenuto
8 successi in altrettante sfide. La striscia esaltante si allunga a 10 considerando gli ultimi due incontri del
2017. L’ultimo pari degli orange pesaresi, guidati da Lucio Clara e trascinati in attacco dall’ex Vis Pesaro
Zonghetti, risale all’1-1 contro il Villa San Martino, datato 2 dicembre. Da quel giorno iniziò l’irresistibile
ascesa, caratterizzata da questi risultati: 4-0 al Pisaurum, 3-1 al Tavernelle, 2-1 alla Vadese, 5-0 al Lunano, 2-
1 al Piobbico, 1-0 all’Urbino, 1-0 alla Maior, 2-0 alla Fermignanese, 5-0 al San Costanzo e 3-1 alla
Mercatellese. Se sabato dovesse battere il Santa Cecilia tra le mura amiche il Santa Veneranda eguaglierebbe
la striscia di 11 vittorie consecutive, stabilita dall’Anconitana dalla quinta alla quindicesima giornata
d’andata.

In Seconda Categoria troviamo un’altra squadra con 8 affermazioni in 8 gare nel 2018 che salirebbero a 9
considerando l’ultima uscita del 2017. È il Fabiani Matelica, altra società nell’orbita della famiglia Canil,
prima nel girone F con 5 punti di vantaggio sulla Settempeda. L’ultimo passo falso risale all’1-2 in casa della
Sefrense del 9 dicembre che costò la panchina al tecnico Rustichelli. Al suo posto arrivò Carsetti, in grado di
suonare 9 sinfonie di fila: 1-0 all’Esanatoglia, 3-1 al San Francesco Cingoli, 4-0 al Real Tolentino, 2-0 allo
Juventus Club Tolentino, 2-1 alla Folgore Castelraimondo, 1-0 alla Settempeda, 3-2 al Rione Pace Macerata,
4-0 alla Robur Macerata e 2-1 all’Accademia Montefano. Ma con un organico composto da Cantarini (ex
Jesina), Severini (ex Marina), Scotini (ex Fabriano Cerreto), Boria e Vitali (ex Matelica) e Ciniello (ex
Pergolese) il primato non è affatto una sorpresa.
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