Non c’entra lo scarico
Sulle prime si è pensato a un inquinamento delle acque antistanti il litorale, dato che poco lontano si trova lo scarico di un sistema fognario, ma l’ipotesi è stata subito scartata dal biologo Corrado Piccinetti, ex direttore del laboratorio di biologia marina di Fano che, recatosi sul posto, ha motivato la moria con un evento che fa riferimento alla catena alimentare. Che cosa è successo, dunque?
«E’ successo – ha dichiarato il professore – che un branco di piccole sardine di un mese e mezzo, due mesi di vita, si è spiaggiato non per cause ambientali, dato che il fenomeno ha coinvolto soltanto una razza di pesce. Se si fosse verificato un inquinamento sarebbero morte anche altre specie. In questo caso si può ipotizzare che un branco di piccole sardine inseguito da altri predatori, come aguselli, sgombri, ovvero pesci di più grosse dimensioni, per fuggire si sia diretto verso riva, finché sarebbe finito sulla spiaggia.
Coppie di volanti: da 12 a 3
«La sua quantità in Adriatico – ha aggiunto Piccinetti – continua a essere abbondante. Una volta se ne pescavano circa 40.000 tonnellate; ora molto meno dato che la pesca del pesce azzurro in Adriatico è diminuita di oltre il 30 per cento. A Fano è praticamente scomparsa, ad Ancona dove erano in attività 12 coppie di volanti, ne sono rimaste soltanto 3».