Oggi start della Colle-Marathon: tutti i volti dello sport dei valori. Mobilitati 300 volontari

A Fossombnrone installare nel corso le targhe per ringraziare gli sponsor del rifacimento della pavimentazioner
A Fossombnrone installare nel corso le targhe per ringraziare gli sponsor del rifacimento della pavimentazioner
di Andrea Amaduzzi
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Domenica 5 Maggio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 13:00

FANO Vent’anni di Colle-Marathon e verrebbe anche da dire i primi. Perché la spinta e il messaggio che caratterizzano la Maratona dei valori diventano ogni volta più forti e quand’è così, impensabile che possano esaurirsi. Così come l’affetto di chi la disputa nelle sue diverse forme per un’ampiezza di proposte che copre tutte le esigenze e le attitudini, accentuando quell’elemento di trasversalità che è ormai diventato distintivo.

Il format

In questo 2024, accanto al format classico dei 42 chilometri e spiccioli che separano la partenza da Barchi fino all’arrivo all’Arco d’Augusto, ecco di nuovo la Half Colle-Marthon, su distanza dimezzata con start da Mondolfo e quest’anno anche campionato italiano paralimpico per un riconoscimento che fa gonfiare il petto agli organizzatori.

Talmente sensibili al tema della disabilità che faranno debuttare, sempre con via alle 9, anche una camminata dedicata a quel mondo, da piazza XX Settembre fino allo striscione. Poi la 10 chilometri che invece scatterà da Tombaccia, più passeggiata salutista che competizione, così come è sotto il grande ombrello della solidarietà che si colloca “Hola Rimba, camminata contro il mieloma”, sul tracciato della “mezza” e con il ricavato delle iscrizioni destinato all’Ail.

L’aspetto agonistico non può essere certo ignorato ma sembra ormai rappresentare uno dei due emisferi di un evento la cui priorità è esaltare l’essenza buona dello sport, promuovendone i principi più sani ed eleggendolo a strumento di condivisione di sentimenti alti e nobili pratiche. Quelli che distinguono gli oltre 300 volontari che anche oggi si preoccuperanno che tutto vada per il verso giusto, «donne e uomini speciali che ci hanno permesso di arrivare fino a qui» rende merito il presidente Annibale Montanari con quel po’ di voce che le fatiche di queste settimane hanno risparmiato.

Una squadra rodata in cui convergono, a fianco dei componenti del comitato, le risorse umane di 15 gruppi sportivi, la Protezione Civile e le Pro loco delle realtà attraversate, i cui Comuni, insieme alla Regione, si sono fatti garanti dall’anno scorso della continuità dell’evento. Ancora una volta saranno i borghi di Mondavio, Orciano, San Giorgio, Piagge, Cerasa e San Costanzo, con i suggestivi paesaggi circostanti, ad alleviare con la loro immagine gli sforzi dei concorrenti. 650 sulla distanza lunga, poco meno sulla “mezza e 200 sulla 10 chilometri per un totale che sfiora le 1500 unità, al quale vanno però sovrapposti i 300 di “Hola Rimba” e tralasciando la folla di bambine e bambini che ieri al Pincio hanno animato la sezione “Kids”.

Il percorso

Solito percorso irripetibile, ma anche impegnativo, che condurrà alla picchiata finale verso il mare e infine alla risalita in centro storico fino all’apoteosi sotto l’Arco. A fissare ancora una volta la dimensione della manifestazione la platea delle 21 nazioni rappresentate, distribuite su quattro continenti, che non sarebbe immaginabile se la ColleMar-athon non si connotasse anche per la qualità nell’accoglienza, così affinata che chiunque provenga anche dalla parte più lontana del pianeta si sente come in famiglia.

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