Olimpiadi, Salvini bacchetta i “no” dei 5Stelle, un caso i complimenti della Raggi

Olimpiadi, Salvini bacchetta i “no” dei 5Stelle, un caso i complimenti della Raggi
di Alberto Gentili
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Martedì 25 Giugno 2019, 09:43
Isolata in Europa e sotto processo per i conti, l'Italia si prende una rivincita. Soprattutto, vince un delicatissimo test di affidabilità. Gli svedesi, alla vigilia del voto di Losanna, avevano giocato duro, rilanciando i dubbi sulla tenuta e sulla stabilità del governo giallo-verde e sottolineando quanto rischioso potesse essere affidare un'operazione dispendiosa come l'organizzazione delle Olimpiadi invernali a un Paese osservato speciale per deficit e debito. Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, andato in Svizzera anche a fare le prove generali da commissario europeo, l'aveva previsto: «Il nostro dossier è migliore. Vedrete, proveranno a metterci in difficoltà su cose che non c'entrano nulla».

 
Invece il Cio, trovandosi di fronte a un «Paese unito compatto», come ha detto il premier Giuseppe Conte (corso a Losanna a metterci la faccia) e a «un'Italia pronta», come ha sottolineato in un video Sergio Mattarella, ha premiato l'unità d'intenti, la capacità organizzativa e il gioco di squadra di amministrazioni di colore diverso: Lega e Pd. Oltre al gran lavoro del presidente del Coni Giovanni Malagò. E l'ha fatto concedendo alla candidatura di Milano-Cortina una maggioranza di voti schiacciante (47 a 34), nonostante pesassero i due no scanditi da Mario Monti nel 2011 e da Virginia Raggi nel 2017 contro le Olimpiadi che il Cio avrebbe voluto celebrare a Roma nel 2020 o nel 2024.
LE MOSSE DI MOAVERO
Non a caso si è dovuto muovere il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi per coagulare il consenso necessario nel Comitato olimpico: «Abbiamo svolto un lavoro molto capillare e l'abbiamo fatto con la massima discrezione», racconta Moavero, «dando istruzioni precise alla nostra rete diplomatica negli 82 Paesi del Cio. E' stata un'operazione di sensibilizzazione compiuta con la massima attenzione, anche per non ledere l'indipendenza dei membri del Comitato olimpico» rispetto ai loro governi.
Il successo di Losanna segna un punto a favore di Matteo Salvini, leader del partito del fare ora più forte. Il vicepremier leghista favorevole fin dall'inizio alle Olimpiadi invernali è stato il primo a commentare il sì del Cio, dando una ditata negli occhi dei 5Stelle: «Vincono l'Italia, il futuro e lo sport. Mi dispiace per chi si è tirato indietro, avremmo avuto tutto l'arco alpino», chiara l'allusione a Torino amministrata dalla sindaca 5Stelle Appendino. Non è mancata una stoccata a Luigi Di Maio: «Anche al governo c'era qualcuno che ci credeva di più e qualcuno che ci credeva di meno». E ai suoi, Salvini, non ha mancato di ricordare il «grave errore» della Raggi.

LA GAFFE DELLA RAGGI
Proprio la sindaca, «anziché chieder scusa ai romani» come le rinfaccia il Pd, si è lanciata in un tweet: «Le Olimpiadi invernali 2026 si faranno in Italia. Complimenti a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato. Congratulazioni ai colleghi sindaci Sala e Ghedina». E pensare che tre anni fa poteva essere lei, insieme alla Capitale, a festeggiare per i Giochi estivi. Non lo dimentica il sindaco di Milano, Beppe Sala: «Roma ha sbagliato a ritirarsi dalle Olimpiadi. Io amo Roma, ma Milano alla fine è più solida».

Così, nei guai, sono finiti i 5Stelle. Cannoni puntati anche contro l'Appendino (a sua volta autrice ieri di un tweet di congratulazioni ai colleghi vincitori) e Di Maio che rifiutarono il matrimonio tra Torino e Milano-Cortina. Critiche perfino dai grillini: «Il Movimento cittadino, regionale e nazionale ha preferito opporsi a un'opportunità incredibile», ha messo a verbale il consigliere torinese 5Stelle Marco Chessa, «ci sono state ben 24 manifestazioni per bruciare il dossier olimpico e Di Maio venne a dirci che il governo avrebbe sostenuto solamente la candidatura di Torino...». Vista la mala parata, Di Maio ha impiegato 90 minuti prima di dettare una dichiarazione. E quando l'ha fatto ha usato toni decourbertiniani: «Ha vinto lo sport, lontano da ogni logica di potere, lontano da ogni interesse». Nessuno accenno ai miet M5S.
 
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