Sinner: «Residenza a Montecarlo? Strutture perfette, sto bene lì. I social non mi piacciono, non è quella la verità»

Il campione altoatesino: «È un evento bello, ma quando dovrei andare al Festival sarò già a lavorare»

Sinner nominato ambasciatore dello sport italiano nel mondo
Sinner nominato ambasciatore dello sport italiano nel mondo
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 16:05

Jannik Sinner è stato nominato ambasciatore dello sport italiano nel mondo dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Lo ha rivelato il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, prima dell'incontro con la stampa del tennista altoatesino nella nuova sede della federazione a Roma. Nel corso della conferenza Sinner ha annunciato la sua decisione sulla partecipazione a Sanremo 2024: «Faccio il tifo da casa, non ci andrò». E ha aggiunto: «È un evento bello, ma sto facendo qui due giorni a Roma dopo l'Australia e, quando dovrei andare a Sanremo, sarò già a lavorare ed è quello che mi piace fare. Per questo non andrò al Festival».

 

«Residenza a Montecarlo? Strutture perfette, lì mi sento a casa»

A chi gli ha chiesto della sua residenza a Montecarlo e della possibilità di trasferirla in Italia, Jannik ha risposto: «La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui puoi allenarti, le strutture sono perfette. Lì mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi».

«Quando ho compiuto 18 anni - ha anche spiegato il tennista azzurro - mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco».

Il trionfo agli Australian Open

Parlando del successo agli Australian Open, Sinner ha dichiarato: «Sono contento di condividere tante emozioni con tutti voi ma non c'è solo un torneo, ce ne sono tanti. Abbiamo tante possibilità di fare bene, ma anche di fare male. Dobbiamo essere pronti ma contenti di questa situazione, questo traguardo è importante per me e il mio team. Si sente il calore della gente, mi piace ma come ragazzo sono come due settimane fa, semplice e normale».

«Sarà molto importante la programmazione, abbiamo fatto molto bene lo scorso anno, il fisico ora è abbastanza buono ma so che devo migliorare quella parte lì, la forza ma anche la resistenza.

Tanto lavoro in palestra. Posso servire un pò meglio, fare un pò tutto meglio ma lavorato bene sullo step mentale che abbiamo fatto su come affrontare certe partite e certi momenti ma c'è ancora lavoro da fare», ha aggiunto Sinner.

«Portabandiera alle Olimpiadi? Non ci sto pensando»

«Le Olimpiadi di Parigi saranno un momento chiave per me e per la mia crescita. Sarà la prima volta che le giocherò. Sarò contento di farne parte. Ci saranno tutti i migliori atleti del mondo che non vedo l'ora di conoscere per prendere spunti positivi». Così Jannik Sinner risponde a chi gli chiede se prenderà parte ai prossimi giochi olimpici estivi in programma a Parigi quest'estate.

«Sicuramente sarà uno dei tornei più importanti dell'anno - ha aggiunto - Sono contento di giocarle, speriamo l'Italia possa portare a casa più medaglie possibile». Sulla possibilità di essere il portabandiera azzurro ha invece risposto: «Ancora non ci penso».

Parlando invece degli altri obiettivi di stagionale ha proseguito: «Quello di quest'anno è giocare meglio i grandi Slam. Il primo meglio di così non poteva andare (ride, ndr). Ma non finisce qua la stagione, anzi è appena cominciata. Ora l'obiettivo è provare, ad ogni torneo, di andare a caccia. Poi ci saranno settimane buone e altre meno buone». Sulla popolarità di questi giorni ha concluso: «Gli Australian Open sono un traguardo importante per me e per il mio team, si sente il calore della gente. Mi piace. Ma come detto io sono lo stesso ragazzo di due settimane fa».

«I social non mi piacciono, non è quella la verità»

«I social non mi piacciono perché non è quella la verità, vedi certe cose…», ha detto Jannik Sinner nell'incontro con la stampa a Roma. «Guardo serie Tv, sto guardando in Australia "Animal Kingdom", ma qui in Italia non si vede. Se leggo libri? Vado a momenti, ci sono momenti in cui leggo tanto e altri in cui leggo poco, mi porto sempre un libro dietro», ha aggiunto Sinner.

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