Caos Roma, salta anche Gasperini. Il club torna su Sarri e valuta Giampaolo e De Zerbi

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini
di Ugo Trani
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Maggio 2019, 07:30
L’erede di Ranieri ancora non c’è. E, soprattutto, anche il 2° candidato interpellato esce di scena. La Roma, dopo il no di Conte, incassa anche quello di Gasperini. Che, nel tardo pomeriggio, avvisa Petrachi: «Resto qui», cioè a Bergamo. L’incontro con Percassi lo ha allontanato definitivamente dalla Capitale. Dove regna, al momento, l’indecisione sul nuovo (o vecchio, fate voi) percorso da intraprendere. Si valutano i vari profili, in Italia e all’estero, di tecnici liberi (e non). I manager e gli agenti Fifa vanno all’assalto della sede di via Tolstoj all’Eur. Il piano B non è pronto, proprio perché il club giallorosso non ha la certezza di poter individuare fin retta la guida ideale per l’ennesima rivoluzione. Meglio non fare altri passi falsi, azzardati o comunque precipitosi. L’elenco è abbondante: «Almeno in 5 sono in corsa». Ma siamo alla fase della valutazione, senza però per forza dover ripartire da zero.
QUESTIONE DI FEELING
Perché la Roma, pur incuriosita da altre proposte, usa sempre la lista iniziale, quella presentata da Baldini a Pallotta. Lì Sarri è sempre stato accanto a Conte, addirittura il preferito del consigliere esterno che lavora da Londra o Cape Town, così come Giampaolo è rimasto almeno sullo stesso piano di Gasperini. L’outsider, invece, è De Zerbi. Così il suggeritore del presidente farà domani la telefonata decisiva al tecnico del Chelsea che stasera a Baku cercherà di alzare il 1° trofeo della carriera, nella finale-derby di Europa League contro l’Arsenal. Abramovic sembra deciso a mandarlo via a prescindere dall’esito del match, chiamando sulla panchina dei Blues l’ex capitano Lampard. Il piano di Baldini, intanto, è chiaro, mirato all’orgoglio dell’amico. Insisterà su quella che è la strategia della Juve: la prima scelta del club bianconero è Pochettino. Sarri, invece, è solo l’opzione di scorta nel caso in cui l’argentino del Tottenham non trovasse l’accordo con Agnelli dopo la finale di Champions di sabato a Madrid. Tentativo, dunque, disperato, ma da effettuare. Anche Petrachi appoggia l’iniziativa.
SCREMATURA IN CORSO
Il nuovo ds, in attesa di essere ufficializzato, si è confrontato con Baldini che gli ha chiesto di muoversi su Giampaolo e De Zerbi. Più pronto l’attuale allenatore della Sampdoria, più intrigante quello del Sassuolo. Nella sede dell’Eur, però, si prendono in esame i vari profili. L’identikit spesso non corrisponde completamente a quello tracciato dal management di Pallotta che cerca la figura con determinate caratteristiche: cioè l’allenatore che abbia personalità e al tempo stesso sappia lanciare i giovani. Nel nostro campionato, pure per Baldini, il più interessante è De Zerbi. Gattuso, dopo il sondaggio fatto ad inizio 2019 dal vicepresidente Baldissoni, si è liberato solo ieri dal Milan e a quanto pare preferirebbe la Liga o la Premier alla serie A. Ma la Roma lo affascina e non da oggi. I procuratori sono scatenati: c’è chi ha proposto Spalletti e chi si è giocato di nuovo la carta Mihajlovic. Dall’estero viene proposto Benitez che però è ormai fuori dal giro delle big. Come Blanc che non allena da 3 anni. Più sfizioso Fonseca. L’effetto domino prenderà il via alla fine del weekend, dopo la finale al Wanda Metropolitano. Gasperini ha giocato d’anticipo: grazie alla Roma (e alla Champions), oggi firmerà il nuovo triennale con l’Atalanta. Una stagione in più, fino al 2022, e un ingaggio migliore (2 milioni più bonus).
© RIPRODUZIONE RISERVATA