La Roma mostra se stessa con i suoi limiti: domenica l’ultima chance per DiFra

La Roma mostra se stessa con i suoi limiti: domenica l’ultima chance per DiFra
di Alessandro Angeloni
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Martedì 27 Novembre 2018, 23:43
Alla fine, tutti presenti. Come in una famiglia: c’è spazio per tanti, da quelli che hanno bisogno di essere valorizzati, vedi Schick, vedi Kluivert, a quelli che non si vedevano da un po’, Karsdorp, fino a quelli che fino a ora sono stati testati solo in allenamento, vedi Coric. In più abbiamo ammirato Zaniolo, che con il Real è di casa. La campagna acquisti di Monchi, insomma, vecchie e nuova, compreso Nzonzi, che forse ha giocato la sua peggior partita da quando è qui. Insomma, c’erano gli ingredienti della partita estiva, nella quale sperimentare. Prima del fischio, pure la festa per Totti. Un tempo per uno, bene la Roma nel primo e bene il Real nel secondo: mancava solo il risultato di parità, che di solito  caratterizza la grande amichevole di lusso. 

EMERGENZA VERSO L’INTER
Ma questa non lo era e la Roma ha mostrato se stessa, con i suoi limiti: 6 i gol subiti nelle prime 5 gare di Champions League, lo stesso numero di gol subiti nelle prime 5 gare della scorsa edizione. Limiti di gioventù, limiti di personalità, limiti tecnici, limiti fisici (El Shaarawy soio fa male e salta l’Inter, così come Dzeko, più i noti De Rossi, Pastore, forse Perotti e Pellegrini), limiti di qualche senatore con le testa per aria. La figuraccia (2-0), per fortuna di Di Francesco, è a metà, perché la qualificazione era arrivata prima del fischio di inizio di Turpini, per via della vittoria del Viktoria di Plzen contro il Cska. Insomma, pronti e via, Roma e Real sono agli ottavi, quindi divertiamoci, no? Invece alla fine s’è divertita solo la squadra di Solari, che di problemi ne ha eccome. La Roma si ritrova con gli stessi guai e una qualificazione agli ottavi di Champions, ma dopo aver rimendiato la sesta in questa stagione in 18 gare tra Campionato e Coppa, pari ad 1/3 del totale, per il resto 8 vittorie e 4 pareggi. E domenica c’è l’Inter, altro che amichevole di lusso. Forse è l’ultima chance. Non per i giocatori, quelli sono e quelli restano, ma per il povero DiFra sì. Che è sempre più in emergenza.

 
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