Milan, Gattuso: «Crediamo ancora nella Champions»

Gattuso
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Sabato 11 Maggio 2019, 23:39
Il successo del Franchi rilancia il Milan in classifica: il 4° posto resta ancora possibile, almeno a sentire Rino Gattuso: «Corsa Champions? Ci crediamo. Mancano 6 punti, dobbiamo farli e ce la possiamo giocare. Da gennaio e fino a 20 giorni fa eravamo in Champions, abbiamo il rammarico per i punti persi, ma non possiamo certo smettere di crederci ora». Dopo la vittoria a Firenze il tecnico rossonero assicura di credere ancora nell'unico obiettivo rimasto a disposizione, cioè la partecipazione alla prossima Champions League. Bakayoko? «Ho tanti difetti e pochi pregi, ma - ha detto Gattuso a proposito del litigio a Bologna - io non porto rancore. Non perdono solo chi non rispetta il gruppo, a me possono anche mandarmi a quel paese, poi si risolve. La cosa più importante è l'Ac Milan, non Rino Gattuso. E la lite con Bakayoko era già finita il giorno dopo».

CASO RISOLTO

Gattuso racconta come ha affrontato Bakayoko nello spogliatoio: «Ho tanti difetti e pochi pregi, ma - ha detto a proposito del litigio a Bologna - io non porto rancore.
Non perdono solo chi non rispetta il gruppo, a me possono anche mandarmi a quel paese, poi si risolve. La cosa più importante è l'Ac Milan, non Rino Gattuso». Sulla partita, invece, ammette: «La Fiorentina crea sempre problemi perché ha giocatori di qualità e veloci. L'ambiente ci ha aiutato nel primo tempo, abbiamo fatto molto bene. Nel secondo tempo è uscita la Fiorentina che poteva anche pareggiare e siamo stati fortunati. Non siamo riusciti a palleggiare, ci siamo fatti vedere poco e giocavamo soprattutto palla lunga. Fino a venti giorni fa eravamo in Champions League, ad inizio stagione avremmo firmato per questi risultati in classifica
».  Aggiunge, sempre sul match contro i viola. «Andavamo sempre a palla lunga nel secondo tempo e facevamo il solletico alla squadra di Montella. Abate si è sempre fatto trovare pronto, questa è una squadra che non mi ha mai tradito. Piatek si muove sempre bene, non poteva continuare il rendimento di Genoa».
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