ANCONA Scritte ovunque: sulle facciate e sui totem pubblicitari di corso Garibaldi, sulle pensiline degli autobus, persino al Passetto, sulle candide panchine nella pineta. «Bruciamo tutto», è il messaggio impresso con vernice rossa. Le scritte sono comparse dopo la manifestazione intitolata “Corteo infuriato” partita mercoledì pomeriggio proprio dal Passetto in direzione piazza Roma, organizzato da un gruppo femminista e da una lista universitaria.
La manifestazione
Tra cartelli, striscioni e decine di manifesti ispirati alla poesia contro la violenza di genere scritta dall’attivista peruviana Cristina Torres Caceres, incollati sui muri di tutta la città - anche davanti all’ex liceo scientifico Savoia e sul cantiere per la riqualificazione della scalinata del Passetto - sono comparse anche delle scritte realizzate con vernice spray rossa dal movimento femminista sceso in piazza contro il femminicidio, in ricordo di Giulia Cecchettin, la giovane veneta trafitta e uccisa con 22 coltellate dal fidanzato, indagato per omicidio volontario.
La speranza è che almeno quelle siano state rivestite dal Comune, durante l’ultimo intervento di riqualificazione, con una speciale pellicola anti-graffiti che è stata applicata su altri monumenti, come la Fontana dei Cavalli in piazza Roma. Le femministe-writers non hanno avuto pietà nemmeno di Palazzo del Popolo: una scritta rossa è comparsa sullo spartitraffico - recentemente rifatto - di Largo XXIV Maggio. Identici messaggi sono spuntati sulla pensilina dei taxi (già sufficientemente deturpata) in piazza della Repubblica e sui totem che pubblicizzano le bellezze della città lungo il Corso. Adesso toccherà agli operatori comunali rimuoverle, proprio in giorni in cui la giunta Silvetti sta definendo l’ordinanza anti-writer (attesa entro la fine dell’anno) che prevede un giro di vite contro i teppisti armati di pennarelli e spray, con multe salate e controlli speciali da parte della polizia locale.