«Ti sei venduto alle case farmaceutiche». L'ex vice ministro Sileri denuncia, l’utente social risarcisce

«Ti sei venduto alle case farmaceutiche». Sileri denuncia, l’utente social risarcisce
«Ti sei venduto alle case farmaceutiche». Sileri denuncia, l’utente social risarcisce
di Federica Serfilippi
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Martedì 23 Aprile 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 13:12

ANCONA «Ti sei venduto alle case farmaceutiche». È la frase incriminata per cui l’ex sottosegretario alla Salute del governo Draghi e vice ministro nel Conte bis Pierpaolo Sileri, aveva sporto denuncia contro un’anconetana, finita a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata. Il commento era stato postato dalla donna, una 50enne difesa dall’avvocato Andrea Nocchi, sul pagina Facebook dell’ex senatore. 

 
La querela

Ieri mattina, davanti al giudice Tiziana Fancello, il processo è terminato con un non doversi procedere nei confronti dell’imputata.

Questo perché Sileri (medico chirurgo e docente all’Università Vita-Salute San Raffaele) ha ritirato la querela che aveva sporto nell’autunno del 2020 negli uffici della questura di Roma. Prima dell’udienza, la 50enne aveva provveduto a risarcire il danno patito dall’ex senatore: poco più di mille euro. 


La frase ritenuta diffamatoria era stata impressa sui social in un momento particolare: c’era la campagna per la vaccinazione anti-Covid con il relativo dibattito attorno al Green Pass, obbligatorio per accedere ad alcuni servizi. Sileri, allora, era vice ministro alla Salute del governo Conte, occupandosi delle misure di contrasto al Covid-19. Diventerà poi sottosegretario di Stato, sempre alla Salute, del governo Draghi.


Il 9 agosto del 2021, era stato ospite della trasmissione di Rete 4 Controccorrente. Il tema della puntata ruotava, appunto, attorno all’emergenza Covid e al Green Pass. Il senatore aveva postato un estratto della puntata sul suo profilo social. «Quello che abbiamo passato nell’ultimo anno e mezzo è stato drammatico anche sotto il profilo delle chiusure e in questo senso il Green Pass può rappresentare un mezzo per evitare che simili scenari si ripetano in futuro» aveva scritto sopra il video. Sotto, il commento con le parole ritenute diffamatorie rilasciate dalla 50enne. 


 

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