Jesina sconfitta, la rabbia ultrà esplode dopo il 90°: porta dello stadio sfondata a calci

Jesina sconfitta, la rabbia ultrà esplode dopo il 90°: porta dello stadio sfondata a calci
Jesina sconfitta, la rabbia ultrà esplode dopo il 90°: porta dello stadio sfondata a calci
di Cristiana Loccioni
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Martedì 12 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:02

JESI Non c’è pace per la Jesina. Oltre all’ennesima sconfitta, domenica scorsa ha dovuto subito anche l’offensiva dei tifosi vandali che hanno sfondato a calci una porta esterna dello stadio Carotti. Doppi vetri frantumati dalla rabbia di alcuni supporter che al fischio finale si erano assiepati in quella parte dell’antistadio. Al termine della gara una cinquantina di ultras si era radunata davanti all'ingresso atleti dello stadio, tra cori di disapprovazione e fischi rivolti per lo più alla società, ma anche alla squadra. 

L’escalation

E come spesso accade in queste situazioni, qualcuno è andato oltre, anche se il tutto poi si è risolto velocemente vista la presenza delle forze dell’ordine. Ieri mattina era ben visibile il danno, con pezzi di vetro che ancora erano a terra vicino alla porta rimasta sfondata, davanti agli occhi degli operai comunali durante il sopralluogo. La partita di domenica contro il Chiesanuova, gara della 25ª giornata del campionato di Eccellenza, era terminata nel peggiore dei modi, con una pesante sconfitta (la quinta consecutiva) per 0-3, la quale ha fatto sprofondare la formazione leoncella in piena zona retrocessione.

Una gara arrivata per altro al termine di una settimana condita dalle polemiche, conseguenti alla lettera di risposta del presidente Giancarlo Chiariotti all'ex sindaco Massimo Bacci, il quale si era detto disponibile a contattare due potenziali acquirenti che si erano fatti avanti durante il suo mandato, a condizione che l'attuale proprietà si fosse fatta da parte. Una presa di posizione, quella del numero 1 del Club jesino, che non sembrava propensa ad accettare quanto richiesto nelle vesti di mediatore dall'ex primo cittadino. Cosa che non aveva fatto piacere ai tifosi, i quali avevano manifestato il proprio malumore sui social network. Al fischio d'inizio del match contro il Chiesanuova, la Curva Nord dello stadio Carotti, solitamente occupata dalla tifoseria organizzata biancorossa, è apparsa insolitamente deserta, con esposto un cartellone che recitava: “La società si meriterebbe questa curva qua”.

I supporters si erano poi palesati intorno al 20' di gioco, esponendo un altro striscione: “Invece siamo qua per continuarvi a contestare e per una salvezza da conquistare”. Insomma, un clima già elettrico, che era diventato esplosivo al 90°, dopo l'ennesima scoppola rimediata sul campo.

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