L’iniziativa
La Stroke Unit di Jesi segue mediamente 20-30 pazienti al mese e fra il triage e il primo esame radiologico trascorrono mediamente 10 minuti. L’iniziativa Angels (Acute Networks striving for Excellence in Stroke) è volta ad incrementare il numero di pazienti trattati in maniera ottimale negli ospedali e portare ai massimi livelli la qualità del trattamento di tutte le Stroke Unit. «I premi Angels – spiega la consulente per il centro-nord est Italia di Angels Institute Linda Serra – hanno lo scopo di riconoscere e premiare i team e le singole persone impegnate nel trattamento dell’ictus e stabilire una cultura di monitoraggio continuo». Gli ospedali che inviano i dati di un minimo di 30 pazienti consecutivi affetti da ictus o Tia (attacco ischemico transitorio) partecipano automaticamente al programma del Premio Angels e vengono classificati rispetto a vari parametri inerenti alle tempistiche dei protocolli diagnostico-terapeutici. La candidatura di Jesi al Premio Angels Eso è avvenuta sulla base della misura di qualità delineata nel sistema a livelli Gold, Platinum o Diamond, assegnati in base al livello di qualità di prestazione.
L’obiettivo
«È un premio al lavoro di tutti quelli che hanno contribuito al percorso della Stroke Unit, nata alla fine degli anni ’90 dal primario Gentili e portata poi avanti dal compianto dottor Elvio Giaccaglini – aggiunge il dottor Alesi – il prossimo obiettivo è un software unico per la gestione della Tac Perfusionale del distretto encefalico che ci permetterà di migliorare la finestra di trattamento terapeutico». «Non è un premio alla Neurologia ma a tutto l’ospedale – aggiunge la dottoressa Storti – la tempistica è fondamentale per la diagnosi e il trattamento dell’acuzie, per dare una risposta esaustiva.
L’orgoglio
Sull’autorevolezza dell’ospedale di Jesi per l’efficienza dei suoi servizi ha parlato con un certo orgoglio il dottor Candela. «Con questo premio - ha dichiarato Saltamartini - i sanitari dell’Ospedale di Jesi si stagliano tra le professionalità più importanti a livello regionale e nazionale. L’eccellenza di questo reparto ed il percorso terapeutico intrapreso nell’affrontare questa patologia permette non solo di salvare vite ma anche di evitare danni fisici permanenti. Emerge l’alto livello della sanità delle Marche e la validità della nostra strategia: su Jesi abbiamo fatto l’investimento più importante del Pnrr prevedendo una casa e un ospedale di comunità proprio per permettere all’ospedale di esprimere la sua eccellenza liberandolo dal peso delle patologie meno gravi».