PORTO SAN GIORGIO - Il Pd torna alla carica sull'affidamento della pubblica illuminazione il cui dibattito è in corso in questi giorni. Durante «lo scorso consiglio comunale - come ricorda il segretario del partito, Michele Amurri - abbiamo ricevuto la risposta del sindaco Valerio Vesprini alla nostra interrogazione sulla pubblica illuminazione, in particolare su come l'amministrazione intendesse procedere per il suo ammodernamento. La risposta è stata un fiume di parole sul passato e sulle vicende accadute fino ad oggi».
Il fulcro
Per Amurri «solo 6 righe sul futuro, che però non dicono nulla, testimoniando per l'ennesima volta quanto la parola condivisione e partecipazione sia stata abusata in campagna elettorale.
Il sindaco «dice che insieme alla società partecipata - sostiene Amurri - quella che non troppi mesi fa era stata dichiarata sull'orlo del baratro, si sta lavorando alla progettazione della nuova illuminazione in ottica smart city. Siamo corsi sull'albo pretorio della società a cercare un affidamento per tali intenzioni o un semplice atto di indirizzo. Nulla di tutto ciò. Dovremmo credere che una società che si è sempre occupata di igiene urbana come la Sgds abbia le competenze e gli strumenti per progettare una smart city? Faremo questo sforzo chiedendo formalmente la documentazione redatta ad oggi. Il timore, è che all'interno dell'amministrazione ci sia più buio di quanto ce ne sia in città e che abbia intrapreso una strada impossibile revocando il project e affidando l'ammodernamento alla municipalizzata. Ad oggi abbiamo perso due anni, tanti soldi per le manutenzioni provvisorie e non abbiamo in mano nemmeno una idea di progetto. Sarebbe stupefacente se improvvisamente ne saltasse fuori uno».