Gentile sogna la Nba e Houston
La decisione la prossima settimana

MILANO - Il terzo indizio vale spesso come una prova. L'eco dell'intervista rilasciata da Alessandro Gentile, ala dell'EA7 Milano ed elemento cardine della Nazionale, al sito americano 'The Vertical' («Il mio obiettivo è giocare nella Nba l'anno prossimo, preferibilmente a Houston. Voglio misurarmi nella lega più importante del mondo») è risuonato nelle orecchie di molti come un roboante annuncio d'addio. Terzo atto di un divorzio iniziato a Reggio Emilia la sera della conquista del 27/o scudetto («Potrebbe essere la mia ultima partita con la maglia dell'Olimpia»), proseguito il giorno dopo a Milano durante la festa con i tifosi («Qui ho dato tutto, devo valutare») e definito poche ore dopo il termine della stagione Nba, con il titolo vinto dai Cleveland Cavs di Lebron James.

Eppure Gentile, conferma oggi all'Ansa il suo entourage, non ha ancora deciso cosa fare del suo futuro; nè Milano ha voluto commentare in maniera ufficiale le parole del suo capitano, marchiandole come «chiacchiere». Le carte verranno svelate nel fine settimana quando Gentile avrà un contatto con il presidente dell'Olimpia Livio Proli e annuncerà al club le sue intenzioni: il richiamo della Nba, dove sei italiani sono arrivati prima di lui, è forte, altrettanto allettante è la possibilità di essere allenato da un coach visionario come D'Antoni, ma la decisione di abbandonare Milano, la città che sente casa, non può essere presa a cuor leggero. Il draft di domani notte dirà molto del suo futuro: Houston, che perderà Dwight Howard (ha deciso di uscire dall'ultimo anno di contratto a 23 milioni di dollari), potrebbe anche decidere di scambiare i diritti dell'azzurro per accaparrarsi una scelta più alta, altrimenti da luglio potrà liberamente discutere il suo contratto a fronte di un pagamento di 700mila euro all'EA7 Milano. La stessa cifra che potrebbe essere pagata da un club europeo (si parla del Barcellona) per andare all'assalto dell'Eurolega con un Gentile in più nel motore.