FANO «Purtroppo l’azione politica attuata finora dal Pd è stata infruttuosa». L’ha detto Cristian Fanesi confermando la sua disponibilità a un passo indietro, la rinuncia alle primarie, qualora tale decisione favorisca l’allargamento della coalizione. Fanesi è intervenuto durante la riunione congiunta del direttivo comunale e della segreteria esecutiva, che è stata convocata nel pomeriggio di sabato scorso nella sede in via Nolfi per aggiornamenti sulla situazione attuale.
Tre ore di confronto
Circa tre ore di confronto appassionato, senza sconti, ma civile e sereno.
Un’opzione che, almeno così risulta, avrebbe acquisito credito anche nella maggioranza del Pd fanese, IDem, cui appartengono i principali fautori delle primarie. Sono coloro che rimproverano all’area progressista di avere posto condizioni capestro al centrosinistra locale (il ritiro delle quattro candidature alle primarie) sulla trattativa per l’alleanza di campo largo. L’altra campana, quella dei progressisti, lamenta invece un accanimento strumentale, divisivo e personalistico riguardo al voto per selezionare il candidato sindaco.
La precedente incomprensione
Due posizioni finora inconciliabili, che il recente confronto tra le parti aveva fotografato nella loro distanza. Le varie delegazioni erano quindi uscite dall’incontro annunciando la chiusura della trattativa elettorale. Una parte del Pd è però ancora convinta che la situazione sia recuperabile, nonostante tempi ormai strettissimi, e auspica segnali di buona volontà anche da parte dei progressisti.
In tale contesto deve essere inserito l’intervento di Fanesi, durante la riunione di sabato scorso, in cui sono rintracciabili critiche alla trattativa elettorale impostata dal Pd fanese. «L’avere esposto i nomi dei candidati - ha affermato Fanesi - è stato posto come necessità, ma è stato un errore tattico. In tutto ciò il campo largo è una possibilità politica da non perdere, cui anche io credo da almeno qualche anno. Ho dato la disponibilità all’assemblea comunale di essere il candidato sindaco del Pd e la mia disponibilità resta. Giudico però questo momento politico molto delicato e ribadisco che, per ottenere il risultato del capo largo, sono disponibile a un passo indietro rispetto alle primarie. Per lasciare il campo a iniziative politiche diverse».
«Non intralcerò l’intesa»
Conclude Fanesi: «Non sono e mai sono stato un intralcio al campo largo e sui programmi amministrativi registro differenze che stanno diminuendo, su cui riflettere insieme. Rimetto nelle mani dei segretari comunale, provinciale e regionale del Pd la decisione se fare o non fare le primarie». Imminente un confronto fra vertici intermedi del partito: Renato Claudio Minardi (comunale), Rosetta Fulvi (provinciale) e Chantal Bomprezzi (regionale).