MERCATINO CONCA Una terribile tragedia che forse, forse, poteva essere evitata: il cane che ha aggredito e ucciso la sua proprietaria Gianna Canova, l'80enne di Mercatino Conca, nel pomeriggio di giovedì scorso, avrebbe dovuto essere rieducato già da tempo.
I precedenti
Il cane, di nome Tigre, e della consistente stazza di 50/60 chili, pare avesse già aggredito il marito della signora Canova, Italo Schiavi, e anche un visitatore. Le condizioni in cui si sono verificate le precedenti aggressioni, così come quella mortale di giovedì, non sono note, ma se fossero state segnalate per tempo, è probabile che la tragedia si sarebbe potuta evitare. «Non sono un esperto, ma quando siamo arrivati il cane era ancora molto agitato: ne ho visti di cani aggressivi, ma Tigre era davvero una furia e qualcosa di anomalo deve essere successo», commenta il sindaco Omar Lavanna, che continua a rispondere sui media ai commenti su ciò che è accaduto e che ha sconvolto tanti, non solo il piccolo centro di Mercatino Conca. Il primo cittadino è profondamente contrario all’abbattimento: «mi dispiacerebbe umanamente dover abbattere un cane: sono profondamente convinto che ci possa essere un’altra soluzione».
La legge in merito è chiara: “Fatto salvo quanto stabilito dagli articoli 86 e 87 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n. 320 "Regolamento di Polizia Veterinaria", a seguito di morsicatura od aggressione i Servizi Veterinari sono tenuti ad attivare un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario.”
E sono proprio i Servizi Veterinari che devono stabilire le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale.
Fare chiarezza
Serenella Ruggeri, presidente dell’associazione Cane Orgoglioso che gestisce il canile Ca’ Lucio racconta: «Tigre è arrivato nella notte tra giovedì e venerdì e al mattino era ancora sedato. È stato sistemato in un box in sicurezza, completamente blindato, ma da cui è possibile accudirlo. È molto disorientato, ma non è sporco di sangue. Io spero che si faccia chiarezza al più presto su tutta la faccenda e forse anche l’autopsia della povera signora, potrà chiarire molti aspetti di una vicenda che ci lascia molto perplessi sulla totale colpevolezza del cane».