Dopo un’assenza di sei anni, Roberto Minervini torna nel grande cinema con “The damned”. La pellicola è stata selezionata per partecipare al concorso nella sezione “Un certain regard” al festival del cinema di Cannes che si svolgerà dal 14 al 25 maggio. Per il regista, autore e sceneggiatore fermano, The Damned è il sesto film. Il terzo a Cannes, dopo Louisiana (Un certain regard nel 2015) e Stop the Pounding Heart (fuori concorso, nel 2013). «Dopo molti film nati in quello spazio ibrido che è il "documentario di creazione", The damned rappresenta per me una sfida nuova: un film di finzione, storico, in costume, senza sacrificare il realismo, l'immediatezza e l'intimità dei miei lavori precedenti», afferma lo stesso Minervini. Che poi conclude: «Spero che The damned al festival di Cannes possa essere una sorpresa come lo è stato per noi che lo abbiamo realizzato».
L’ambientazione
Il film è ambientato nell’inverno del 1862. Nel pieno della guerra di Secessione, l'esercito degli Stati Uniti invia ad ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera. Il film è una coproduzione tra Italia, Usa e Belgio. È prodotto da Paolo Benzi per Okta Film, Denise Ping Lee e Roberto Minervini per Pulpa Film, Paolo Del Brocco per Rai Cinema, coprodotto da Alice Lemaire e Sébastian Andres per Michigan Films. Roberto Minervini firma la regia, il soggetto e la sceneggiatura.
La partecipazione
The Damned arriva dopo “What you gonna do when the world’s on fire? – Che fare quando il mondo è in fiamme?” del 2018, anno in cui il film partecipa alla mostra del cinema di Venezia.