Paola Giorgi con “Intorno al Vuoto” debutta sabato al Teatro Piermarini di Matelica: «Questa è una storia d’amore»

Paola Giorgi con “Intorno al Vuoto” debutta sabato al Teatro Piermarini di Matelica: «Questa è una storia d’amore»
Paola Giorgi con “Intorno al Vuoto” debutta sabato al Teatro Piermarini di Matelica: «Questa è una storia d’amore»
di MIchele Rocchetti
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 13:25

Carol, cinquantenne titolare di una importante cattedra universitaria in psicologia del linguaggio, cerca di imporre le scelte lavorative alla figlia Liz, appoggiata invece dal padre Paul, anche lui noto ricercatore, dal carattere apparentemente tranquillo, razionale e inflessibile. Ma cos’è reale e cosa riflesso di un ricordo deformato dalla malattia? Debutta sabato, alle 21,15, al Teatro Piermarini di Matelica, “Intorno al Vuoto”, spettacolo ideato e prodotto dall’attrice Paola Giorgi, che porta sulle scene un tema delicato come quello dell’Alzheimer.

I caregivers

«In questo lavoro non raccontiamo la malattia – dice Giorgi, che nello spettacolo interpreta la protagonista Carol, personaggio affetto da Alzheimer precoce -, bensì le persone che si trovano ad affrontarla: i pazienti, ma anche e soprattutto le famiglie e i caregivers, lasciati ancora troppo spesso soli e senza adeguate reti socio-assistenziali di supporto. “Intorno al vuoto” è perciò, innanzitutto, una grande storia di amore e consapevolezza, dove non ci sono buoni e cattivi, ma dove è vero tutto e il suo contrario». Interpretato insieme a Gianluigi Fogacci (Paul) e Fabiana Pesce (Liz), lo spettacolo è il prodotto della penna di Benedetta Nicoletti ed è stato affidato alla direzione di Giampiero Rappa. «Quelle che vediamo in scena sono tre anime che vagano intorno al vuoto di questa memoria familiare, con ricordi che ogni tanto riaffiorano – spiega il regista -. Il viaggio di Carol all’interno della malattia è una realtà spesso sfocata, dove tutto è impalpabile. Anche per questo il ruolo dei medici che curano Carol è stato affidato agli stessi attori che interpretano marito e figlia: in questo modo si racconta con ancor più efficacia il disorientamento della madre che diventa anche disorientamento dello spettatore».

Inoltre, allo scopo di rendere al meglio questa sensazione, le scene, di Laura Benzi, sono totalmente antirealistiche, e musiche, di Massimo Cordovani, e costumi, di Stefania Cempini, così come la recitazione, sono in sottrazione, perché ormai è già tutto accaduto. Prodotto da Bottega Teatro Marche, di cui Paola Giorgi è direttore artistico, in collaborazione con il prestigioso Tieffe Teatro di Milano, “Intorno al vuoto” ha vinto il Bando Cultura della Regione Marche e il premio Impronta d’Impresa della Camera di Commercio delle Marche, ricevendo inoltre il patrocinio del’Inrca.

La sfida

«Quello dell’Alzheimer è un tema sfidante: si tratta di una malattia sociale e trasformarla in chiave artistica permette di conoscere ed affrontare meglio l’argomento, dandogli un’attenzione maggiore» ha detto il Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini. «Le famiglie sono smarrite di fronte al morbo di Alzheimer, quasi sempre perché non conoscono la malattia. Tutto ciò che ci descrive cosa accade è di grande aiuto» ha messo in evidenza Alessandra Raccichini, Psicologa Uoc Neurologia dell’Inrca. Lo spettacolo verrà replicato al Comunale di Treia il 24 marzo alle 17 e poi al Teatro del Sentino di Sassoferrato il 26 marzo alle 21, al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno il 6 aprile, sempre alle 21, e infine alla Fenice di Senigallia, il 7 aprile, alle 17.

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