Rigillo fa il Bergoglio: l’attore con Colangeli ne “I due Papi” lunedì a Senigallia

Rigillo fa il Bergoglio: l’attore con Colangeli ne “I due Papi” lunedì a Senigallia
Rigillo fa il Bergoglio: l’attore con Colangeli ne “I due Papi” lunedì a Senigallia
di Chiara Morini
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Venerdì 8 Marzo 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:25

SENIGALLIA Due uomini diversi, ma con lo stesso destino: la storia di Ratzinger e Bergoglio rivive nello spettacolo “I due Papi”, su testo di Anthony McCarten, portato in scena da Giorgio Colangeli (Benedetto XVI) e Mariano Rigillo (Francesco). Lo spettacolo, per la regia di Giancarlo Nicoletti, è un fuori abbonamento di Comune e Amat in scena lunedì 11 marzo, alle ore 21, al Teatro La Fenice di Senigallia (info 0717930842).

I personaggi

«I personaggi – spiega Rigillo, che interpreta Bergoglio – appaiono come ben descritti da McCarten, ovvero due persone comuni. Quello in particolare che ha colpito tutti di Bergoglio è la sua voglia di dimostrare di essere una persona aperta alle sollecitazioni». Lo spettacolo affronta e narra i giorni della rinuncia al pontificato da parte di Ratzinger e l’elezione di Francesco, ma anche le vite di due uomini diversi, ma con lo stesso destino. «Bergoglio – sottolinea Rigillo – voleva andare avanti e fare solo il parroco e stava per dirlo a papa Benedetto, che a sua volta, allo stesso tempo, stava per dire al futuro papa Francesco, l’intenzione di rinunciare». Fedele alla resa di McCarten, nello spettacolo emerge, aggiunge l’interprete di papa Francesco, come «Ratzinger si sentiva stanco e incapace del rinnovamento». Accanto alle figure dei due pontefici, ci sono, spiega, «una suora tedesca, che sta accanto a Ratzinger, e un’altra che sta accanto a Francesco. Nel film queste due figure non ci sono, ma qui a teatro sì, e lo spettacolo parte proprio con Ratzinger, che guarda la sua serie televisiva preferita insieme a Suor Brigitta». Il personaggio di Suor Brigitta è interpretato da Anna Teresa Rossini, senigalliese e compagna di Rigillo. «Avevo sempre interpretato – commenta Rossini – ruoli da protagonista o co-protagonista.

Qui Suor Brigitta è secondaria, ma mi sono affezionata al suo ruolo: è una suorina tosta, vuole bene al Papa, che gli confida la sua crisi, i suoi problemi. Dapprima ne soffre ma poi gli dà anche forza e coraggio».

La carriera

«Non è stato difficile – commenta Rigillo – calarsi in Bergoglio, o meglio non è stato più difficile di altri personaggi di questo rango, è il lavoro dell’attore: noi ci mettiamo a disposizione del personaggio». Una lunga carriera, la sua, agli inizi della quale ha avuto la fortuna di potersi formare con Orazio Costa. «Mi ha insegnato l’amore per il teatro – ricorda – la passione, il fatto che per fare bene questo lavoro si deve studiare, perché quello dell’attore è un mestiere che cambia nel tempo e bisogna avere la capacità di adeguarsi ai cambiamenti. Il teatro cambia, è cambiato dagli anni ‘60 e io posso dire di essere stato fortunato, agli inizi, per aver incontrato tanti attori del nostro passato. Oltre a Costa molto mi ha insegnato anche Patroni Griffi. Ho capito che nel recitare si può e si deve trovare e dare gioia, non lasciarsi comandare dai personaggi, ma impadronirsene e veicolarli al pubblico». E ai giovani aspiranti attori sente di consigliare proprio questo, ovvero quanto diceva Orazio Costa: «Lui osservava come i bambini iniziano a giocare “facendo teatro”, quando si divertono a fare il dottore e il paziente. Non bisogna essere dogmatici».

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