La Juventus parlerà marchigiano: in arrivo Stefanelli e Pompilio. Da Vis e Fano al Carpi dei miracoli firmato Giuntoli (passando per Napoli)

Stefanelli e Pompilio vicinissimi alla Juventus
Stefanelli e Pompilio vicinissimi alla Juventus
di Gianluca Murgia
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Martedì 2 Aprile 2024, 17:16

In casa Juventus ci sarà un avvocato per il dopo Giovanni Manna. Parlerà marchigiano il nuovo corso bianconero: il dg Giuntoli è pronto ad accogliere nello staff  Stefano Stefanelli, avvocato, nato a Pergola nel 1979, ex possente centravanti di Vis Pesaro, Jesi, Fossombrone, Carpi, Triestina, Gubbio, Pistoiese, Riccione (19 reti in D, record personale) e Fano. I due avevano lavorato insieme ai tempi del Carpi dei miracoli: dalla D alla Serie A. Nel curriculum di Stefanelli anche la carica di direttore sportivo di Vis Pesaro, Carpi, Napoli (ds della U19), Pistoia, Cesena e, attualmente, Pisa. Sarà il nuovo braccio destro di Giuntoli che, nella stagione 2024-25, avrà il compito di ricostruire una squadra vincente. 

Peppe Pompilio, da Cosenza a Urbino

Non finisce qui. Con Stefanelli entrerà con ogni probabilità in società anche Peppe Pompilio, trattenuto da De Laurentis a Napoli nell'ultima stagione nonostante l'addio di Giuntoli (perché ritenuto vero artefice dei colpi di mercato del Napoli). Pompilio, 50 anni, nato a Cosenza ma cresciuto a Urbino, è stato infatti per anni il vertice degli scouting partenopei.

Laureato in diritto all'Università degli studi di Urbino, ha iniziato a lavorare nel mondo del calcio nel 2011 nella società Alma Juventus Fano (uno nome, un futuro), riportandola in C. Poi, la comune esperienza a Carpi con Giuntoli, e infine la chiamata a Napoli nel 2015. 

Il precedente

C'è un precedente che riguarda però lo staff tecnico bianconero. Parliamo di Mauro Sandreani, romano di nascita ma originario e residente, da sempre, a Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino. Sandreani, tecnico preparatissimo, è stata una figura fondamentale nello staff bianconero di Antonio Conte (poi con lui anche in Nazionale) e poi, sempre in Azzurro, di Roberto Mancini che non a caso lo voleva con sé anche in Arabia

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