Fermana, nodo stipendi: mancherebbero 150mila euro, lotta contro il tempo

Fermana, nodo stipendi: mancherebbero 150mila euro, lotta contro il tempo
Fermana, nodo stipendi: mancherebbero 150mila euro, lotta contro il tempo
di Lorenzo Attorresi
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 07:00

FERMO Si allunga l’attesa per tutto il popolo gialloblù. La scadenza federale per il pagamento degli stipendi, fissata per il 16 dicembre, cade di sabato, dunque un festivo, per questo il termine ultimissimo scala a lunedì 18. Agonia prolungata o un’ancora di salvezza per questa società che non ha ancora trovato i soldi necessari? Intanto la squadra è al lavoro, senza certezze, per preparare l’ennesima partita. Sabato pomeriggio, ore 16.15, al Bruno Recchioni, arriverà la Juventus Under 23. 

I termini

Appare utopistico, dai rumors che filtrano, pensare che la Fermana riesca a riempire i conti dei calciatori prima di scendere in campo. Per evitare deferimento e punti di penalizzazione, però, non si può scherzare più. Entro le ore 23.59 di lunedì gli stipendi dovranno essere pervenuti sui conti corrente di chi ha contratti federali, dunque staff e giocatori. Il limite non vale per i dipendenti con altri tipi di legami. Per i calciatori, va sottolineato, fa fede la valuta e non la data d’emissione dei bonifici. In soldoni, ragionando per il rotto della cuffia, al massimo lunedì pomeriggio i bonifici dovranno essere effettuati con urgenza e immediatezza, per far sì che istantaneamente compaiano i salari. Che Giandonato e compagnia, dunque, si armino di pazienza, quella che hanno dimostrato già di avere. Prima bisognerà concentrarsi sulla Juve Next Gen, penultima in classifica a +6 sui canarini, poi potrebbe partire un lungo weekend passionale tra telefonate e speranza che tutto si risolva per il meglio. Missione numero uno: battere i bianconeri, che si presenteranno a viale Trento senza lo squalificato Fabrizio Poli, difensore centrale classe ’89, uno dei pochissimi over permessi in rosa – un altro è bomber Guerra, l’ex Feralpisalò che ha già timbrato al Recchioni -, fautore anni fa del miracolo Carpi che arrivò in Serie A. Un bene o un male che manchi Poli? Stopper strutturato, poteva soffrire la velocità di Tilli. Non ha “bannati” dal Giudice Sportivo, invece, la Fermana, che recupera Misuraca – stop a Lucca – e che ha visto entrare in diffida Pinzi e Giandonato: al prossimo giallo scatterà la squalifica.

Gli altri pericolanti sono Fontana, riscoperto nelle ultime gare da frangiflutto davanti alla difesa (bel contributo), e gli epurati Calderoni e Padella. Per loro non c’è da preoccuparsi, visto che sono finiti ai margini della squadra e delle rotazioni.

Due strade rimaste

Tornando a parlare di società, a ieri mancavano circa 150mila euro da trovare per rispettare la scadenza del 16, anzi del 18, dicembre. E se non riuscissero ad arrivare aiuti? Sarebbe la famiglia Simoni, proprietaria della Fermana, a doversi mettere le mani in tasca e coprire la fetta mancante. D’altronde Pippo e papà Umberto il club canarino l’hanno voluto fortemente, spronati anche dal dg tuttofare e amico di famiglia Andrea Tubaldi, un altro che in qualche modo si sta azionando per espiare i suoi peccati. Quanto sono costati gli ingaggi di Bruniera e Galassi in estate? Più o meno i soldi che mancherebbero adesso.

Lo step stipendi

Il Cda, capeggiato dal leader Massimiliano Tintinelli, è al lavoro per risolvere il primo step, ossia quello degli stipendi. Poi è alta la probabilità di doversi buttare tra le braccia di qualcuno, anche se di garanzie da parte degli interlocutori ancora non se ne sono viste. Ieri mattina il ds Gianni Rosati e l’avvocato Alessandro Gammieri sono stati avvistati al bar Mirò, ritrovo abituale dei calciatori della Fermana, a pochi passi dal campo d’allenamento Pelloni a Porto San Giorgio. Rosati, che la Fermana la ridesidera da tempo, deve però ancora formulare una proposta concreta. Potrebbe entrare con una minoranza, ma per adesso è tutto aleatorio. E il calciomercato, quello che si apre tra meno di un mese, non può aspettare. Di Matteo è sparito, la cordata “fermana” anche. Secondo la parte Rosati, il rappresentante dei fermani Ciucani aveva fatto proprie le idee di Gammieri parlando di “holding”. Ma comunque dopo il no di Vecchiola la pista si è chiusa prima del previsto. In piedi ci sarebbe pure un’altra strada, quella provata da alcuni imprenditori campani che avrebbero una minoranza del Taranto in C e il controllo del Sant’Antonio Abate in Eccellenza Campania.

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