Europa League, la Roma si ferma a 11 metri dalla coppa: fatali i rigori dopo il gol illusorio di Dybala. Vince 4-2 il Siviglia

Europa League, la Roma si ferma a 11 metri dalla coppa
Europa League, la Roma si ferma a 11 metri dalla coppa
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Giovedì 1 Giugno 2023, 00:31 - Ultimo aggiornamento: 00:33

Maledetti rigori. La Roma si ferma a 11 metri dall'Europa League nella finale più lunga di sempre: tra tempi regolamentari, supplementari, recuperi e rigori una maratona di quasi 150 minuti. A Budapest esulta il Siviglia. Un deja-vu: per la Roma che vede i fantasmi della storica finale di Coppa Campioni persa sempre ai rigori con il Liverpool, ma anche per il Siviglia che solleva al cielo per la settima volta questa coppa.  Dybala illude i giallorossi al 35' con un guizzo dei suoi (1-0) su imbeccata filtrante di Mancini, mentre gli spagnoli si fermano al palo di Rakitic colpito dalla distanza.

L'illusione e l'incubo

Dybala, nel secondo tempo, stremato e non al meglio, è costretto a chiedere il cambio. Al suo posto un impalpabile Wijnaldum. Nel frattempo il Siviglia trova il pareggio con un autogol sfortunato di Mancini (precedentemente ammonito e condizionato per una entrataccia dopo una sortita offensiva mal pensata). Monumentale Smalling (vicinissimo al gol al 67', poi sfortunato e poco lucido Ibanez che svirgola da centro area).

Il finale è una altalena di emozioni con Belotti a pochi centimetri dal gol e, di contro, Rui Patricio determinante su Suso. C'è di tutto negli ultimi lunghissimi minuti: decisioni arbitrali rivedibili, rigori chiesti e negati dal var, tensione fortissima tra le panchine, crampi e grande tifo sugli spalti. Poi, la batosta ai rigori con il penalty  calciato rasoterra e sbagliato da Mancini, il palo di Ibanez e il doppio rigore di Montiel: il primo parato, il secondo, ripetuto, messo nel sacco. Finisce 4-2 per il Siviglia che porta a casa 60milioni di euro e la partecipazione alla prossima Champions. I titoli di coda sono con Mou (prima finale europea persa su 6) che saluta la curva. Applausi reciproci. Sarà addio?

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