Il ministro Abodi ad Ancona ospite in Regione: «Lo sport è inclusione sociale»

Il ministro Abodi ad Ancona ospite in Regione: «Lo sport è inclusione sociale»
Il ministro Abodi ad Ancona ospite in Regione: «Lo sport è inclusione sociale»
di Roberto Senigalliesi
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Martedì 20 Giugno 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 10:00

ANCONA- Prima quattro incontri (dal titolo “Marche, sport e società. Ieri. Oggi e…domani”) svoltesi in località della regione (Fano, Fermo, Civitanova, San Benedetto) poi l’analisi finale ieri mattina a Palazzo Li Madou (sede della Regione Marche). I problemi e le relative comunicazioni legate allo stato di avanzamento del processo di inclusione in atto nelle Marche attraverso lo sport sono stati sviscerati a 360° con l’ausilio di esperti e di testimonianze di atleti che hanno portato il loro interessante contributo. 

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L'iniziativa

Si tratta di una iniziativa organizzata dalla Scuola Regionale dello Sport del Coni Marche, in collaborazione con il Cip regionale Marche e la Fondazione Gabriele Cardinaletti Onlus di Jesi, con il patrocinio dell’Ussi Marche.

In sostanza si è discusso sull’importanza dello sport come veicolo di inclusione sociale, con particolare riferimento allo sport paralimpico. All’atto conclusivo, coordinato dal giornalista Andrea Carloni, sono intervenuti il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il Governatore delle Marche Francesco Acquaroli, il presidente del Coni Marche Fabio Luna, del Cip Marche Luca Savoiardi, dell’Ordine dei Giornalisti Marche Franco Elisei ed il presidente della Fondazione Cardinaletti, Andrea Cardinaletti, che ha tracciato le conclusioni scaturite dai 4 incontri. In video interventi del presidente del Coni Giovanni Malagò e del Cip nazionale Luca Pancalli. Hanno portato il loro saluto anche l’assessore regionale Chiara Biondi e comunale Daniele Berardinelli. Alla fine del dibattito il ministro Abodi si è congratulato per l’iniziativa «che rappresenta una semina importante da raccogliere in futuro – ha detto - Tutti abbiamo una responsabilità rispetto al tema dell’inclusione sportiva e sociale. Occorre lavorare in questa direzione con una visione ed una progettualità comune. Con quella chiarezza ed impegno che ho visto in questa iniziativa lodevole e dal continuare»

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