Alessandrini, il doppio ex: «Ancona-Gubbio? Partita da tripla. Squadre intriganti, i dorici sono migliorati in attacco»

Alessandrini, il doppio ex: «Ancona-Gubbio? Partita da tripla. Squadre intriganti, i dorici sono migliorati in attacco»
Alessandrini, il doppio ex: «Ancona-Gubbio? Partita da tripla. Squadre intriganti, i dorici sono migliorati in attacco»
di Ferdinando Vicini
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 07:25
Il campionato di Serie C lo conosce come le sue tasche, in particolare il girone B. Marco Alessandrini: un nome una garanzia a queste latitudini. Ancona-Gubbio di sabato prossimo è una partita che mette di fronte due sue ex società. Due club al quale è rimasto legato, ne segue costantemente le vicende, ne conosce protagonisti e comprimari. Insomma, la guida ideale per provare a fare le carte ad un match che ha quasi il sapore del derby, vista la contiguità geografica fra le due contendenti.
Alessandrini, come vede l’Ancona targata Marco Donadel?
«Credo che ancora una volta Micciola abbia lavorato bene costruendo un organico di livello. In attacco a mio avviso l’Ancona è migliorata rispetto allo scorso anno, Donadel dispone di alternative interessanti oltre che sulla certezza di Spagnoli. A centrocampo sono arrivati calciatori giovani ma che hanno già maturato esperienze positive nel calcio professionistico. Cito Gavioli e Peli, che io conosco, e che sono profili di qualità. Qualche dubbio può esserci in difesa, ma a Chiavari anche in retroguardia hanno tenuto bene contro un avversario di primo livello».
Ecco, il debutto in casa dell’Entella come va interpretato?
«E’ stata una prestazione rassicurante. Aver ottenuto un risultato positivo subito in casa di una delle favorite aumenta l’autostima del gruppo. Questo accresce la fiducia e in una formazione giovane è importante. Devono credere nel lavoro che stanno svolgendo. Ho osservato un paio di allenamenti dell’Ancona, ho notato idee chiare e la ricerca di intensità. Tutti sono molto coinvolti. Segnali assolutamente positivi».
Chi sono secondo lei fra i nuovi acquisti gli elementi più interessanti?
«Ho già citato Gavioli e Peli. Quest’ultimo ha le caratteristiche anche per candidarsi quale sostituto di Simonetti. In attacco Energe e Cioffi hanno già mostrato qualità notevoli. Lo stesso Kristoffersen può tornare molto utile tatticamente. Con Nador e Saco il centrocampo ha acquisito una struttura fisica più solida. Bisogna attendere la verifica del campo ma le premesse per una stagione intrigante ci sono. Il vero salto di qualità l’Ancona lo otterrà se riuscirà a trovare prima possibile una continuità di rendimento».
Sabato prossimo al Del Conero arriva il Gubbio, altra realtà che lei conosce bene.
«Società ambiziosa, come si vede dal mercato che ha condotto. Ha inserito pedine importanti in un organico già di buon livello. In difesa sia Tozzuolo che l’ex cesenate Mercadante rappresentano delle certezze. A centrocampo mi aspetto molto da Mercati, pescato nel Sassuolo ma che già conosce la Serie C. In attacco è uscito uno come Arena che era in grado di fare sempre la differenza ma è stato ben sostituito con Udoh e Di Massimo. Insomma, il Gubbio è destinato a recitare un ruolo da protagonista pure in un campionato che si presenta di un livello più competitivo della passata stagione».
A proposito di Di Massimo, lei lo ha allenato. Giusto cederlo?
«Lui garantisce un buon numero di reti e di assist. Ma il mercato ha logiche particolari, difficile giudicare».
Che cosa può succedere sabato prossimo al Del Conero?
«Braglia e Donadel sono allenatori di due diverse generazioni ma che hanno molte similitudini. Siamo soltanto alla seconda giornata, il che aumenta il grado di incertezza sull’esito della sfida. Davvero può accadere di tutto, ma sarà una partita divertente. Tutta da godere».
 
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