Alluvione a Senigallia, Marazzana ancora sfollata dal 2022 (ma i residenti pagano le tasse). «Allertata la struttura commissariale»

Famiglie senza casa. Olivetti: «Verifico, se c’è un errore si correggerà»

Alluvione a Senigallia, Marazzana ancora sfollata dal 2022
Alluvione a Senigallia, Marazzana ancora sfollata dal 2022
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 9 Maggio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:04

SENIGALLIA Il sindaco sollecita la struttura commissariale per trovare la soluzione definitiva agli sfollati della Marazzana. Lunedì sia il Comune che la Regione hanno ricevuto una diffida, con richiesta di risarcimento dei danni subiti, dagli avvocati Grilli e Antonietti, per conto dei proprietari e residenti delle abitazioni danneggiate dall’alluvione. Si trovano ancora fuori casa dal 15 settembre 2022, giorno del disastro, e ancora non sanno cosa ne sarà delle loro abitazioni. 

L’input

«Ho sollecitato la struttura commissariale – interviene il sindaco Massimo Olivetti – ma non perché sia arrivata la diffida, i solleciti sono continui perché sia i residenti di Molino Marazzana, che di altre zone del nostro territorio comunale, hanno bisogno di risposte e di fissare una tempistica per riprogrammare la propria quotidianità. Una data per loro non c’è, è vero. Come non c’è per una serie di altre situazioni». Una tra tutte quella di ponte Garibaldi, di cui ancora si attende il progetto. C’è solo un’ipotesi che ha scontentato tutti. «Per i residenti di Molino Marazzana, in realtà, la soluzione c’è – prosegue il primo cittadino – sono stati fatti già degli incontri, alla presenza del vicecommissario Babini, con i diretti interessati, in cui si è parlato di realizzare un’area di laminazione. Appena arriverà l’ok si procederà con espropri o delocalizzazioni».

Nella diffida, inoltre, proprietari e residenti lamentano il fatto di continuare a pagare le tasse in abitazioni dove nemmeno possono entrare, essendoci un’ordinanza di sgombero ancora in vigore.

L’approfondimento

«Farò fare una verifica agli uffici – conclude il sindaco Olivetti – e se è stato fatto un errore si correggerà». Il primo cittadino l’ha appreso dal provvedimento che è stato notificato in Comune, non era a conoscenza di questo dettaglio che intende approfondire. Il Comune, fa sapere, più che sollecitare gli organi competenti, in questo caso la struttura commissariale, non ha altri strumenti. Intanto, però, continua ad anticipare i contributi di autonoma sistemazione per chi si trova ancora fuori casa dopo quasi due anni.

I rimborsi

Gli sfollati chiedono normalità, di rimpossessarsi della propria quotidianità che gravita intorno ad una casa. Chiedono date, una scadenza per poter programmare il ritorno ad una vita serena. La struttura commissariale aveva richiesto anche una proroga, rispetto alla scadenza del 31 marzo, per presentare le richieste di rimborso per le abitazioni da delocalizzare, come nel loro caso. La protezione civile ha chiesto documentazione integrativa che è stata fornita per concederla, ma ancora non si è espressa. Per gli sfollati è un’attesa infinita che non sono più disposti a tollerare. Vogliono sapere quando tutto questo finirà.

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