​Ascoli, alloggi popolari: graduatoria speciale per chi è più fragile. Under 35, famiglie monoparentali e vittime di violenza domestica

Ascoli, alloggi popolari: graduatoria speciale per chi è più fragile. Ci sono under 35, famiglie monoparentali e vittime di violenza domestica
​Ascoli, alloggi popolari: graduatoria speciale per chi è più fragile. Ci sono under 35, famiglie monoparentali e vittime di violenza domestica
di Luca Marcolini
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Giovedì 21 Marzo 2024, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 12:10

ASCOLI Alloggi popolari, si cambia. Con nuove regole e parametri e una graduatoria speciale, al fianco di quella ordinaria, per fornire un percorso speciale di assegnazioni di appartamenti a basso canone a giovani (fino a 35 anni), famiglie monoparentali con uno o più figli, a persone vittime di violenza domestica e – in questo si lancia un importante segnale - a rappresentanti delle forze dell’ordine. Mentre peserà di più, nelle graduatoria ordinaria, il numero di anni di residenza sul territorio regionale. Con il lasciapassare del consiglio comunale di Ascoli, su indirizzo del sindaco Marco Fioravanti e proposta illustrata dall’assessore alle politiche sociali e abitative Massimiliano Brugni, si spiana la strada, dunque, a un deciso cambio di passo, con nuovo bando previsto a breve (presumibilmente entro maggio) per andare poi a definire la nuova graduatoria e poi poter procedere, nei mesi successivi, con le eventuali nuove assegnazioni di alloggi.

Cambiano le regole

Sulla scia dei nuovi indirizzi delineati dalla Regione Marche, ora il consiglio comunale ha approvato l’adeguamento del regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari, con tutta una serie di novità che andranno, quindi, a modificare già attraverso il prossimo bando previsto a breve le modalità per poter beneficiare di un’abitazione di edilizia residenziale pubblica e, quindi, a basso canone di affitto. Come sottolineato dall’assessore Brugni nella relazione nella sala della Ragione «la Regione ha legiferato in tal senso e ora come amministrazione comunale ci adeguiamo alle nuove regole e ci prepariamo ad indire il bando nei prossimi mesi per poi procedere a formare una nuova graduatoria, considerando che quella attuale resterà in vigore fino a luglio». Ed è stata eliminata, a seguito di sentenza della Corte costituzionale, anche la norma che prevedeva, per poter presentare la domanda, la residenza nelle Marche da almeno 5 anni».

Le novità

Diverse sono le novità che ora l’Arengo ha introdotto con il nuovo regolamento approvato e che lo stesso assessore Brugni ha illustrato nella sala consiliare.

La più importante è sicuramente l’introduzione di una graduatoria speciale, a fianco a quella ordinaria che si andrà a formare, che riguarda 4 specifiche tipologie di richiedenti e che servirà ad assegnare fino al 25%, su decisione dell’Arengo, del totale degli alloggi disponibili. Una riserva di alloggi che poi vedrà reimmessi gli alloggi stessi nella disponibilità generale nel caso in cui le richieste “speciali” fossero in numero minore rispetto alle disponibilità degli appartamenti. Le quattro categorie speciali riguardano soggetti appartenenti alle forze dell’ordine o al corpo dei vigili del fuoco, nuclei familiari monoparentali con uno o più figli a carico, nuclei familiari con componenti esclusivamente di età sotto i 35 anni alla data di pubblicazione del bando e ai soggetti riconosciuti vittime dei reati di violenza domestica. Di fatto, il Comune individuerà gli appartenenti a queste quattro categorie individuate (rispettandone l’ordine), tra tutti quelli che sono già nella graduatoria degli assegnatari di alloggi popolari, e poi li collocherà d’ufficio nella graduatoria speciale. Altre novità, l’innalzamento del punteggio (6 punti) per le famiglie con componenti con disabilità, ma anche per quello relativo agli anni di residenza sul territorio, passando da 0,25 a 0,50 punti per ogni anno fino ad un massimo di 8 punti. E ancora, l’impossibilità di presentare la domanda per coloro che negli ultimi 10 anni hanno avuto una condanna per delitti non colposi con pena detentiva non inferiore a due anni.

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