LASCOLI Occhi aperti e porte chiuse: vietato abbassare la guardia. Il messaggio è chiaro e perentorio, per la fascia più anziana della popolazione ascolana, a fronte di una crescente ondata di tentativi di truffe e raggiri in città. Una tendenza che si cerca costantemente di frenare con una forte sinergia tra forze dell’ordine, istituzioni e tutte le componenti (dalle associazioni a tutela dei cittadini ai cittadini stessi attraverso segnalazioni anche via social). Come confermano il Movimento difesa del cittadino e l’Arengo. Ascoli, in tal senso, ha iniziato a fare rete anche avviando tante iniziative di sensibilizzazione, ma il rischio, proprio per il continuo cambio di strategia dei malviventi, resta sempre alto.
I truffatori
Ma il nemico, ovvero il truffatore, è sempre pronto a cambiare strategia – dai falsi ispettori ai parenti in difficoltà e così via - e a inventare sempre nuove modalità per colpire le persone anziane e derubarle, con contraccolpi importanti non solo a livello economico, ma anche affettivo e psicologico. Il campanello d’allarme in tal senso è suonato da un pezzo e, nel frattempo, non sono mancate anche diverse operazioni andate a buon fine anche con arresti, come avvenuto a gennaio nel quartiere di Monticelli, ma l’incubo resta. Nonostante gli organismi preposti alla sicurezza, a partire dalla Prefettura per passare attraverso polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, abbiano aumentato i controlli e abbiano creato una importante rete di sensibilizzazione, ad esempio insieme al Comune di Ascoli (attraverso il servizio politiche sociali) e associazioni a tutela dei cittadini, i truffatori sono sempre in attività ingegnandosi continuamente per raggirare e cercare di derubare le persone anziane sul territorio ascolano. «Nonostante la costante opera di sensibilizzazione – spiega Piera Tilli, responsabile del Movimento difesa del cittadino– che anche noi facciamo periodicamente nei circoli anziani delle Acli in collaborazione con le forze dell’ordine e nonostante gli anziani ne parlino anche tra loro, a volte cadono lo stesso nella trappola di questi malviventi che inventano sempre nuove strategie».
«Rapinare in banca? No, più facile il raggiro»
«In pratica, - aggiunge la referente dell’associazione - adesso invece di rapinare una banca vanno a colpire queste fasce deboli della popolazione correndo molto meno rischi e rubando, comunque, anche cifre importanti.