San Benedetto, morte di Stefania Camela dopo l'intervento al naso: l'ipotesi è setticemia. I familiari precisano che non si era sottoposta a vaccino anti-Covid

La donna si era sottoposta a una operazione ai turbinati. Il racconto del familiare: trovati diversi grumi di sangue

Stefania Camela
Stefania Camela
di Lara Facchini
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Martedì 5 Dicembre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 16:43

SAN BENEDETTO - È stato disposto l’esame autoptico sul corpo di Stefania Camela, la quarantasettenne sambenedettese deceduta al Policlinico di Milano dopo aver subìto un intervento ai turbinati nasali in una clinica nella città meneghina. La dipendente comunale, entrata a fare parte dello staff del sindaco Antonio Spazzacfumo, aveva scelto questa struttura proprio perché sarebbe stata operata da un medico chirurgo che facesse tutto senza intubarla e senza inserire tamponi post intervento.  

Giovedì mattina Stefania stava uscendo dall’albergo insieme al compagno Michele Valerio Sibillo dopo aver effettuato il check-out per fare ritorno a San Benedetto, quando è caduta a terra priva di sensi. Subito i dipendenti della struttura alberghiera hanno allertato il 118 che appena giunti sul posto hanno eseguito le manovre di rianimazione, e una volta stabilizzata l’hanno trasportata immediatamente al Policlinico di Milano, dove è deceduta.

Il racconto del familiare: trovati diversi grumi di sangue 

Un familiare, che preferisce rimanere anonimo, spiega che a Stefania sono stati trovati in circolo diversi grumi di sangue, dei trombi, e questo potrebbe avere causato l’arresto cardiaco fatale.

Mamma Bruna e papà Lino non si danno pace per la morte della loro unica figlia avvenuta in una maniera così assurda, e vogliono sapere insieme al resto della famiglia e al compagno Sibillo se la struttura privata dove Stefania ha effettuato l’intervento abbia le sue colpe nella tragica fine di Stefania. 

L'autopsia

Tra le ipotesi del decesso la setticemia, con cui sarebbero spiegati anche i trombi, o un’embolia. All’autopsia sarà presente anche un medico legale di parte. Stefania era una ragazza sana, e la famiglia per mettere a tacere tutti i commenti fuori luogo fatti sui social ci tiene a precisare che non aveva nemmeno effettuato la vaccinazione anti-Covid. Il compagno di Stefania ha dichiarato che vuole vederci chiaro come d’altronde i familiari della vittima.

Il dolore del sindaco Spazzafumo che l'aveva voluta in segreteria

Il sindaco Antonio Spazzafumo, che l’ aveva voluta fortemente nella sua segreteria, non riesce come la famiglia ad accettare ciò che è successo, e anche nella giornata di ieri le ha dedicato un post: «Certi eventi non i riescono ad accettare. La vita è un attimo... S.C.» e ha postato le parole la foto di Stefania.
La morte di Stefania ha destato vasta impressione in città dove era molto conosciuta per avere ricoperto incarichi amministrativi. I funerali di Stefania Camela potranno essere celebrati quando l’autorità giudiziaria rilascerà il corpo. 

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