Trent'anni di vita con un cuore di un altro, con un cuore trapiantato. Questo traguardo record è stato festeggiato da Fausto Zancarli, 76 anni, all'Ospedale Molinette di Torino. Poche persone al mondo vivono 30 anni con un organo donato. Nel 1993 Fausto fu sottoposto a un trapianto dell'organo, dopo che il suo cuore si era ammalato gravemente. Il primo infarto a 32 anni, poi la cardiomiopatia dilatativa: il cuore non riusciva più a pompare sangue, fino a un ulteriore aggravamento che ha richiesto con urgenza l'intervento. Oggi Fausto, un tempo operatore per un'azienda tramviaria, è un pensionato e sorride alla vita, festeggiato dal team di medici che gli ha regalato una nuova vita e dalla sua famiglia. «Ho vissuto una vita normale», ha dichiarato nel giorno del feseggiamento. Per i 30 anni del suo nuovo cuore riceverà una targa celebrativa, simbolo di un record che pochi al mondo possono vantare. Nel maggio del 1993 venne operato da un grande cardiologo, il professor Michele Di Summa, poi al centro di uno scandalo giudiziario nel 2002.
«Più contento di così...sono al settimo cielo»
«Più contento di così...sono al settimo cielo», ha detto Fausto che grazie a quell'operazione ha potuto partecipare al matrimonio delle due figlie, giocare con i tre nipotini, affrontando un'esistenza con quello che l'azienda ospedaliera torinese chiama «uno spirito sereno, positivo e combattivo».
Il donatore fu un ragazzo di 26 anni
In cura dai dottori Enzo Commodo, Mauro Pennone e Tullio Usmiani, nella Divisione di Cardiologia ospedaliera, diretta dal dottor Michele Casaccia «per ben due volte sono stato svegliato nel cuore della notte per l'intervento - continua a raccontare emozionato Fausto -.