Fermo, poliziotti aggrediti e finestrino spaccato con i piedi: Far west a Tre Archi ma il tunisino arrestato è già tornato in libertà

Droga sotto sequestro, reazioni sempre più violente dei pusher ai controlli

Poliziotti aggrediti e finestrino spaccato: far west a Tre Archi, il tunisino arrestato già tornato in libertà
Poliziotti aggrediti e finestrino spaccato: far west a Tre Archi, il tunisino arrestato già tornato in libertà
di Pierpaolo Pierleoni
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Martedì 7 Maggio 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 09:13

FERMO - Arrestato per resistenza, violenza, minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Processato per direttissima, ma con misure che si sono limitate all’obbligo di firma e di dimora in un Comune del Fermano. È il provvedimento emesso nei confronti del 28enne tunisino, senza fissa dimora e con un lunghissimo curriculum criminale, che la scorsa settimana si è reso protagonista di un’aggressione nei confronti dei poliziotti impegnati in un controllo a Lido Tre Archi. La Questura di Fermo ha ripercorso ieri, nel dettaglio, la violenta colluttazione tra forze dell’ordine ed un gruppo di extracomunitari, di età tra i 17 ed i 28 anni.

La ricostruzione

Le pattuglie erano arrivate in via Tobagi a Lido Tre Archi, dopo l’ennesima segnalazione che evidenziava un’attività di spaccio in corso.

La soffiata era più che fondata. E infatti, all’esito del controllo, i poliziotti, coadiuvati dai cani della guardia di finanza, hanno trovato, nelle intercapedini di un muro di un immobile, 11 involucri di cocaina, 5 di eroina, nascosti in una scatolina di caramelle e ben 11 stecche di hashish. È probabilmente proprio per il timore di perdere la droga da spacciare ed un sicuro guadagno che i nordafricani hanno reagito in modo a dir poco scomposto all’arrivo delle divise. Violenti e insofferenti ai controlli, hanno iniziato a provocare, a gridare alla pattuglia di andarsene, in un crescendo di aggressività, in particolare verso uno dei poliziotti che per difendersi ha estratto un taser, senza riuscire ad utilizzarlo. Uno dei magrebini, dopo aver spinto un agente, è scappato nei giardini pubblici prospicienti, seguito da un suo connazionale. È scattato un breve inseguimento, nel tentativo di sbarrare la strada al 27enne e di farlo arrendere. Uno dei due stranieri, invece, si è lanciato di peso contro un rappresentante delle forze dell’ordine ed i due sono rotolati a terra. Non pago, ha iniziato a sferrare testate a terra. Dopo alcuni minuti di concitazione, il personale delle Volanti è riuscito ad immobilizzare il tunisino e farlo entrare nell’auto di servizio, ma dall’interno dell’abitacolo il giovane ha sfondato il finestrino posteriore a testate e preso a calci la portiera della vettura. L’uomo è ampiamente noto alle forze dell’ordine, ha una sfilza di precedenti nello spaccio di droga, era già sorvegliato speciale per 5 anni, con obbligo di stare fuori dal territorio della provincia di Fermo ed un obbligo di soggiorno a Ripatransone, dove in teoria, viste le nuove disposizioni dell’autorità giudiziaria, dovrebbe ora rimanere senza fare ritorno a Tre Archi e dintorni.

Il provvedimento

Visti i precedenti, l’attitudine criminale e l’indole violenta mostrata nello scontro con le divise, difficile immaginare che lo farà. I poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure mediche per le lesioni riportate, che avrebbero potuto essere decisamente peggiori se non avessero avuto prontezza di riflessi in un contesto di grande difficoltà. Un epilogo che fa il paio con l’inseguimento di uno scooter, avvenuto sempre la settimana scorsa, terminato con un fuori strada del mezzo e un’altra aggressione ai danni degli agenti. Un clima che sta preoccupando sempre di più le forze dell’ordine per le reazioni violente da parte dei soggetti sottoposti a controlli nell’ambito della lotta allo spaccio. Reazioni che potrebbero essere legate anche ai recente e numerosi sequestri di droga da parte delle forze dell’ordine che stanno cercando di smantellare lo spaccio fra Tre Archi e la vicina Porto Sant’Elpidio.

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