SERVIGLIANO - Finisce con una condanna a 25 anni di reclusione. Colpevole di omicidio volontario e di incendio doloso, Pavlina Mitkova. Colpevole di aver assassinato la figlia Jennifer, di appena 6 anni, la notte dell’8 gennaio 2020 e di aver appiccato volontariamente il fuoco nella cucina della sua abitazione, verosimilmente per deviare le indagini.
Il verdetto
La Corte d’assise di Macerata si è pronunciata ieri mattina sul delitto che l’inverno di un anno e mezzo fa ha sconvolto Servigliano.
Il dubbio
Resta l’interrogativo sul movente del delitto, nemmeno il dibattimento in sede processuale è riuscito a fornire una risposta. La responsabilità di Pavlina è emersa invece in modo chiaro. La figlia Jennifer era già morta da qualche ora, quando divamparono le fiamme nella cucina dell’appartamento. Asfissiata con un corpo morbido, verosimilmente un cuscino. Nel corso del processo sono state acquisiti anche gli atti i colloqui effettuati con la sorella minore di Jennifer, che hanno fornito conferme sulla condotta della donna. Delusione per l’avvocato Maria Cristina Ascenzo, legale di Ali Krasniqi, padre di Jennifer e compagno della Mitkova. «Ci aspettavano l’ergastolo per un delitto terribile, la cui responsabilità è stata chiarita in modo evidente. Trovo troppo mite una pena di 25 anni per una bimba assassinata ed una famiglia distrutta. Attendiamo che venga depositata la sentenza per comprendere le ragioni della clemenza della Corte». Sensazioni opposte da parte della difesa della Mitkova, affidata agli avvocati Emanuele Senesi e Gian Marco Sabbioni. «Parliamo di un fatto estremamente doloroso, 25 anni di reclusione sono una pena importante, ma le accuse erano gravissime e c’erano concreti elementi probatori che potevano portare a una sentenza più severa», commenta Senesi.
La valutazione
Anche lui rimarca che «quando avremo le motivazioni della sentenza potremo capire se nella valutazione della Corte abbiano influito alcuni dubbi che abbiamo sollevato nel corso del dibattimento, relativi al fatto che potrebbero esserci stati elementi esterni ad influenzare la Mitkova nella commissione del delitto».