Blitz dei democrat al Covid hospital di Civitanova. Carancini, Micucci e Silenzi: «È stato il balletto delle menzogne»

«La città ha messo a disposizione la fiera senze ricevere nulla in cambio»

Blitz dei democrat al Covid hospital di Civitanova. Carancini, Micucci e Silenzi: «È stato il balletto delle menzogne»
Blitz dei democrat al Covid hospital di Civitanova. Carancini, Micucci e Silenzi: «È stato il balletto delle menzogne»
di Marco Pagliariccio
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Lunedì 25 Marzo 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 07:09

CIVITANOVA Blitz a sorpresa del trio del Pd composto dal consigliere regionale Romano Carancini e dagli esponenti civitanovesi del partito Francesco Micucci e Giulio Silenzi al Covid hospital. Obiettivo l’abbandono dei macchinari all’interno della struttura, macchinari che giacerebbero inutilizzati compresa soprattutto la tanto dibattuta Tac a 128 strati che doveva essere in un primo momento consegnata all’ospedale di Civitanova e che invece è stata poi dirottata su Recanati. 

La posizione

«Durante il Covid Civitanova ha dato, mettendo a disposizione la struttura della fiera. E la città doveva allora ricevere dopo, vedendosi assegnate tutte le attrezzature – rimarca Silenzi –, è scritto negli accordi tra Regione e Comune firmati all’epoca. E invece finita l’emergenza tutti si sono dimenticati di tutto. Il consigliere regionale di FdI Borroni a settembre promise che nelle settimane successive la Tac, che ha un valore di circa un milione di euro, sarebbe stata trasferita all’ospedale. Dopo mesi, ci aggiornò che servivano lavori per adeguare gli spazi alla nuova apparecchiatura, addirittura la Regione autorizzò Borroni stesso ad andare all’interno della fiera per far vedere cosa si stava facendo. E invece alla fine colpo di teatro, la Tac va a Recanati. Un balletto di menzogne, con l’assessore regionale Saltamartini che prende la scusa del fatto che a Recanati si era rotta la Tac, quando invece non funziona da anni».

Micucci ricorda che il contratto per l’utilizzo della fiera da parte della Regione è scaduto da un anno ma di fatto la struttura vive in un limbo del quale non si conoscono bene i confini. «Avevo presentato un’interrogazione sulla questione, non si capisce a che titolo la Regione la occupi ancora – dice il capogruppo consiliare del Pd –. Civitanova si ritrova senza Tac, senza poter utilizzare la fiera e senza alcuna sensibilità da parte dell’amministrazione comunale su questa vicenda. Chissà perché la Tac la vogliono portare a Recanati a giugno, poco dopo le elezioni, e l’annuncio fatto proprio alla presentazione del candidato sindaco di centrodestra».

La critica

L’ex sindaco di Macerata assegna responsabilità precise al presidente della Regione Acquaroli e al suo vice Saltamartini: «Questa struttura - afferma l’attuale consigliere regionale - è chiusa dal 30 giugno 2021, come si poteva pensare di trasferire prima di tutto i letti e poi la Tac, un macchinario di importanza capitale in questa fase storica? Questa è incapacità di programmazione, è mancanza di sensibilità nei confronti dei problemi dei cittadini. Sarebbe stato più onesto ammettere l’errore».

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