Frank Sinatra gli diede 500 sterline di mancia, Marlon Brando ordinava sempre consommè e una bottiglia di cherry, Sophia Loren e Marcello Mastroianni furono suoi clienti ed ebbe anche il piacere di servire una giovanissima Lady D. Vito Cerqua ha compiuto 82 anni il 21 ottobre e per 40 ha vissuto a Londra lavorando come cameriere in ristoranti di lusso: dal 2002 è tornato nelle Marche con la moglie Anita Realis-Look (figlia del suo capo sommelier) e abita a Propezzano, un borgo in provincia di Ascoli. È rientrato nella sua regione natìa con un carico di ricordi e aneddoti raccolti dal sociologo Fiorenzo Santini, che da sempre ricostruisce le storie e la vita degli emigrati marchigiani.
Il cameriere dei big
E quella di Vito Cerqua l’ha incrociata per caso, cercando le origini marchigiane di Don Ameche (padre di Montemonaco e premio Oscar per Cocoon nel 1986 nonché grande Duke Mortimer nel film cult natalizio “Una poltrona per due”).
Quando Modugno lo aiutò
Ma Vito nel suo album di ricordi ha anche quelli con Sophia Loren e Marcello Mastroianni: «Lui ordinava sempre spaghetti al pomodoro e burro, mentre una volta Domenico Modugno mi aiutò con una signora disabile. Uscendo dal bagno mi vide in difficoltà nel trasportare lei e la sua carrozzina lungo le scale e volle alzarla con me fino al bagno». Ma nel corso della sua professione ebbe modo anche di incrociare il banchiere Roberto Calvi - che successivamente fu trovato morto sotto il Ponte dei Frati Neri - e Bettino Craxi, con il suo stuolo di accompagnatori. «Craxi mi invitò a tornare in Italia dicendo che ora si stava benissimo e mi uscì una battuta che non prese benissimo. Dissi sottovoce “in effetti vi vedo tutti molto ben pasciuti”, ma lui sentì e si arrabbiò a tal punto da chiedere al titolare di licenziarmi. Ero però talmente benvoluto che il mio titolare gli rispose che non erano i clienti a decidere certe cose».
Un trio d’eccezione
Tra gli aneddoti più curiosi quello in cui Dean Martin, Sammy Davis Junior e Jerry Lewis improvvisarono uno spettacolo davanti al ristorante in cui lavorava alla fine di un lauto pranzo. Prima di tornare a Propezzano, Vito Cerqua ha gestito per 16 anni un albergo a Trecate, vicino Novara: ma il richiamo delle Marche era così forte da fargli decidere di rientrare nel borgo in cui era nato e dove sta trascorrendo questa seconda parte della vita nella quiete misteriosa dei Sibillini.