Il Consiglio di Stato
Le proteste contro la maxi antenna - cominciate ad agosto e culminate in un ricorso del Comune al Tar e in un’assemblea pubblica convocata proprio in via Costa – proseguono confidando nel ricorso al Consiglio di Stato preannunciato dal sindaco Barbieri. I consiglieri di minoranza Anteo Bonacorsi e Marco Gentili chiedono di proseguire nella battaglia legale nonostante il rigetto del ricorso da parte del Tar Marche. «Come temevamo purtroppo la ditta che ha richiesto l’installazione dell’antenna sta portando avanti i lavori e crediamo non da oggi ma sicuramente a breve entrerà in funzione. Auspichiamo – hanno detto - che il Comune porti avanti a sua volta l’iniziativa legale fino in Consiglio di Stato». I residenti sono consapevoli delle difficoltà ad agire in un quadro giuridico che vede gli enti locali tener conto delle opere considerate strategiche a livello strutturale. «Purtroppo i sindaci da questo punto di vista poco possono fare, se andiamo a vedere altre maxi antenne sono già sorte nel territorio comunale di Mondolfo», ha commentato Marco Francesconi, residente in via Saragat.
Le stazioni radio base
La costruzione delle stazioni radio base ha generato proteste in varie parti d’Italia. Dalla Sicilia fino alla vicina Romagna dove era sorto un comitato di protesta contro l’installazione di un antenna vicino a un parco giochi. Pure in questo caso tuttavia l’amministrazione comunale di Riccione, alla luce dei tentativi andati a vuoto e tenuto conto che le prescrizioni normative risultavano tutte rispettate dall’azienda, non ha potuto fare altro che prendere atto, con rammarico, dell’inizio dei lavori di installazione del ripetitore per telefonia in viale Belluno, nel quartiere San Lorenzo della cittadina romagnola.