Guarisce dal coronavirus, poi muore di un'altra malattia: «Ma il medico è stato eccezionale»

Urbino, guarisce dal coronavirus, poi muore di un'altra malattia: «Ma il medico è stato eccezionale»
Urbino, guarisce dal coronavirus, poi muore di un'altra malattia: «Ma il medico è stato eccezionale»
di Gianluca Murgia
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Martedì 10 Novembre 2020, 09:31

URBINO - L’ha salvato dal Covid a costo di rischiare il contagio. Il dottor Angelo Rubano, medico di famiglia, durante la prima ondata della pandemia ha lavorato in prima linea, casa per casa, portando la sua professionalità, intrisa di umanità e gentilezza, al servizio dei malati.

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In prima linea

La famiglia C.

di Vallefoglia, nonostante la morte del proprio caro sopraggiunta a distanza di mesi per altre patologie, ora più che mai intende ringraziare il dottor Rubano. Una riconoscenza dopo la morte, non banale, che non vuole dimenticare quanto fatto per una persona che, come qualche politico ha goffamente avuto il coraggio di dire, magari non era indispensabile allo sforzo produttivo del paese. Non per il dottor Rubano, laureato in Medicina alla Federico Secondo di Napoli, svariati anni di esperienza maturati in vari campi della Medicina generale o a tu per tu con la sofferenza all’ospedale di Salerno in Nefrologia e Dialisi. Nel nostro territorio è arrivato nel 2011, come medico curante, coprendo il territorio di Vallefoglia e Tavullia. Famiglia notissima, la sua. Da Valle dell’Angelo alla provincia di Pesaro e Urbino, una moglie insegnate e una figlia, con un passato da candidato sindaco nel 2009 per seguire le orme del padre, sindaco a sua volta. Un romanzo personale pieno e importante ma che, nel momento del bisogno, non gli ha fatto perdere l’umiltà e la dedizione alla missione pur di fronte al contagio, pur di fronte a una persona già in difficoltà. La sua è stata una lezione di vita che va raccontata, pur preservando la privacy di chi l’ha vissuta (i familiari) sulla pelle.

La lezione

«Grazie dottore». Proprio quella famiglia, ora, lo ha voluto ringraziare per il suo straordinario impegno, per tutte le visite a domicilio, per la guarigione ottenuta dal Covid in un paziente anziano, in condizioni già critiche, al quale ha letteralmente prolungato la vita e che, in questi giorni, è venuto a mancare per altre patologie. Quelle patologie pregresse diventate, ormai comunemente, postilla che inconsciamente ci alleggerisce l’anima durante la lettura dei quotidiani bollettini di guerra. Lui no, grazie al dottore era sopravvissuto battendo il virus. Una lezione di cuore e che fa bene al cuore. 

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