De Giorgi e Di Pinto in coro
"La Lube può rialzarsi subito"

Marko Podrascanin e Simone Parodi domenica durante Lube-Latina terminata 1-3
Marko Podrascanin e Simone Parodi domenica durante Lube-Latina terminata 1-3
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Lunedì 13 Aprile 2015, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 20:36
CIVITANOVA - Il tonfo della Lube e il rischio eliminazione già ai quarti dei playoff visti da tre ex allenatori biancorossi rimasti sorpresi dal risultato scaturito domenica al PalaCivitanova. "Quello che mi ha stupito di più - esordisce Fefè De Giorgi, tecnico del primo scudetto - è la facilità mostrata da Latina nel gestire la partite e le enormi difficoltà che la Lube ha incontrato, nonostante Giuliani abbia rivoluzionato più volte la squadra. E’ stata una prova corale negativa al cospetto dell’entusiasmo messo in campo dai pontini. Ora la Lube si è posta in una posizione scomoda: questi sono i playoff e i primi turni sono quelli più pericolosi. In vista della partita di Latina, la Lube dovrà pensare più a far bene le cose che si hanno dentro che all’avversario. Ma ce la può fare ad espugnare il PalaBianchini”.



L’unica Champions vinta nella sua storia dalla Lube è legata invece a Roberto Masciarelli, ex giocatore e tecnico del club cuciniero. Lui individua una delle chiavi di lettura della debacle proprio nelle difficoltà di inserimento dell’alzatore brasiliano Ricardinho. “Parto dal presupposto che si vince con la squadra e non col singolo, nel senso che non si può sempre sperare nel salvatore della patria - afferma il “Mascia” - L’innesto di un nuovo palleggiatore con poco allenamento con la squadra ha rischi altissimi. Poi Ricardo è sicuramente un nome carismatico ad effetto, ma il tempo passa per tutti. Ricostruire ora un sistema di gioco è complicato: ci si può riuscire oppure no".



Infine Vincenzo Di Pinto, il primo allenatore dei biancorossi quando sbarcarono nella massima serie: “Una squadra deve voler vincere - esordisce il mago di Turi - e, vista in tv, l’impressione nitida è che qualcosa non funzioni e la Lube non esprima appieno le sue potenzialità. Ma dico che perdere così a volte può essere un vantaggio: perché ti prendi una sberla che ti sveglia in tempo per farti tornare ad essere la grande squadra, di qualità e temperamento, che i biancorossi sono".
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