Fano, il giorno della (prima) verità: il consiglio federale oggi rende nota la nuova graduatoria delle ripescabili. Ecco cosa sappiamo

Mister Marco Scorsini, neo tecnico dell'Alma
Mister Marco Scorsini, neo tecnico dell'Alma
di Massimiliano Barbadoro
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Lunedì 24 Luglio 2023, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 11:57

FANO E’ finalmente arrivata la tanto attesa giornata del responso del Consiglio Federale della Federcalcio, che aiuterà a capire un po’ meglio quale categoria l’Alma andrà ad affrontare nella stagione 2023/24. Uno dei punti all’ordine del giorno della riunione, in programma dalle ore 11.30 a Roma, riguarda infatti la definizione della nuova graduatoria delle ripescabili dalla D. La precedente, stilata sulla base degli esiti dei playoff di girone e di altri dati sportivi e non, vedeva l’Alcione Milano in vetta con un punteggio di 2.13 davanti a Nardò con 1.91, Fano con 1.86, Pianese con 1.85, Vado con 1.81, Casertana con 1.70, Campodarsego con 1.58 e Trapani con 1.58. Quella in uscita oggi di sicuro non sarà la stessa, perché l’Alcione Milano all’ultimo momento non è riuscito a presentare la domanda di ripescaggio in C per problematiche legate all’omologazione dell’Arena Civica Gianni Brera ai parametri della Lega Pro e Nardò, Pianese, Vado e Campodarsego hanno rinunciato a concorrere.  Così sono rimaste in corsa l’Alma, la Casertana ed il Trapani, che nella classifica aggiornata dovrebbero ritrovarsi in questo ordine se le documentazioni da esse depositate saranno ritenute corrette. La decisione spetterà appunto al Consiglio Federale, una volta preso atto dei pareri espressi dalla Commissione Criteri Infrastrutturali e dalla COVISOC sulla base delle verifiche dei carteggi prodotti dalle tre società. Quella granata è stata in tal senso vittima, nel corso della lunga vigilia del verdetto, di una durissima campagna mediatica condotta da molti tifosi casertani e supportata dalle dichiarazioni di alcuni dirigenti rossoblù dichiaratisi convinti dell’irregolarità della domanda fanese sulla scorta di presunti “spifferi” dalla COVISOC.

Le minacce

Il patron del Fano Russo ha persino ricevuto messaggi minacciosi, additato come un traditore essendo casertano di Casagiove ed avendo ricoperto in passato l’incarico di consigliere comunale a Caserta.

Il club granata non si è fatto comunque trascinare sul terreno della bagarre, pur nella consapevolezza di essere nel giusto. Russo ha compiuto un ulteriore grosso sforzo economico staccando assegni per complessivi 350 mila euro a fondo perduto e mettendo sul tavolo anche le fideiussioni per l’importo totale di 650 mila euro richiesti da FIGC e Lega Pro, mentre l’amministrazione comunale fanese è intervenuta tempestivamente per adeguare lo stadio Mancini agli standard della C. Parte dei documenti era inoltre già servita per ottenere l’iscrizione alla D 2023/24, un passaggio obbligatorio per potersi candidare al salto in Lega Pro a tavolino. Comprese le liberatorie dei tesserati che attestano la corresponsione dei rimborsi spesa pattuiti, vagliate dalla COVISOD e dalla Lega Nazionale Dilettanti, che qualcuno dalla sponda rossoblù contesta senza avere nemmeno avuto ancora accesso agli atti ed in assenza di un pronunciamento ufficiale degli organi competenti.

Due posti liberi (al momento)

Giova peraltro ricordare che il primato odierno non garantirà un posto nella prossima Serie C, subordinato all’effettiva necessità di integrare gli organici della seconda e terza divisione del calcio professionistico italiano di seguito a delle esclusioni. Per adesso i posti vacanti in Lega Pro sarebbero due, il primo dei quali toccherebbe all’Atalanta U23 ed il secondo a una tra Alma, Casertana e Trapani. Si sono liberati alla luce delle bocciature di Siena e Reggina, che però, perso il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, si sono appellate al TAR del Lazio con udienza fissata il 2 agosto e potrebbero proseguire con l’ultimo grado della giustizia ordinaria il 29 agosto al Consiglio di Stato. La FIGC aspetterà fino a quella data o procederà nel frattempo coi ripescaggi? 

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