Gimbo portabandiera e alfiere d'Italia: «Un giorno sarò testimonial delle Marche». Malagò non ha dubbi: «E' un esempio»

Il 13 giugno al Quirinale insieme alla Errigo riceverà dal Presidente Sergio Mattarella il Tricolore

Gimbo portabandiera e alfiere d'Italia: «Un giorno sarò testimonial delle Marche». Malagò non ha dubbi: «E' un esempio»
Gimbo portabandiera e alfiere d'Italia: «Un giorno sarò testimonial delle Marche». Malagò non ha dubbi: «E' un esempio»
di Peppe Gallozzi e Ferdinando Vicini
4 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 00:50 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 07:10

ANCONA Gianmarco Tamberi è sempre più nella storia. Sarà lui il portabandiera per la delegazione dell’Italia alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024 che inizieranno venerdì 26 luglio e termineranno domenica 11 agosto. Insieme al campione marchigiano ci sarà la fiorettista Arianna Errigo, nel solco della doppia nomina che il Comitato Olimpico Internazionale ha raccomandato già in occasione dei precedenti Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Prima di loro era toccato al ciclista Elia Viviani e alla campionessa di tiro a volo Jessica Rossi.


«Un vero capitano»

La scelta di Tamberi è stata ufficializzata ieri mattina dal presidente del Coni Giovanni Malagò al termine del Consiglio Nazionale.

Un applauso scrosciante ha accolto la notizia: «Riconoscimento alla scherma e all'atletica italiana ma anche un premio al ragazzo. Gianmarco dopo Tokyo ha continuato a vincere tutto, è stato incredibile. Tutti hanno visto come ha caricato i suoi compagni, da vero capitano dell'atletica». Tamberi più di tanti altri campioni. Si era parlato di Gregorio Patrinieri, Marcell Jacobs, Vito Dell’Aquila. La stella del tennis Jannik Sinner, per sua volontà, aveva declinato ogni apertura («è giusto che lo faccia chi ha già vinto una medaglia d’oro»). L’ha spuntata Gimbo, nel segno della costanza e della perseveranza, proprio prima di salire sull’aereo per Antalya (dove è atterrato ieri alle 20), costa turca a nord di Cipro, quartier generale del suo ritiro in vista degli Europei di Roma (7-12 giugno) e delle Olimpiadi. 

«La notizia più bella»

Immediata - forse già pronta da qualche ora, o magari giorno - la reazione di Gimbo che ha affidato ai social le sue emozioni: «Mentre ero in macchina verso l’aeroporto non potevo ricevere notizia più bella, essere l’alfiere della spedizione italiana ai Giochi di Parigi 2024 mi riempie d'orgoglio. Penso di essere sempre riuscito a rappresentare ogni singolo italiano in questi anni, ma credo che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso. Quello che so con ancora più certezza è che ho sempre dato tutto me stesso allo sport, mettendolo davanti a qualunque altra cosa nella mia vita. Ho cercato di essere un capitano degno del proprio ruolo, cercando di creare un gruppo forte e soprattutto unito». Atterrato a Istanbul, nel pomeriggio ha rincarato la dose di emozioni: «Io testimonial delle Marche nel mondo? Per ora è Roberto Mancini, non scherziamo. Un giorno lo diventerò, ci spero tanto, sapete quanto sono legato alla mia terra». 

Ancona con me a Parigi

Ancora: «Oggi l’orgoglio è grande: porterò Ancona città, per la prima volta, con me a Parigi in un ruolo così importante. Dagli anconetani ho sempre ricevuto incoraggiamenti e pacche sulle spalle. Se sono qui è anche grazie ai «non mollare» ascoltati per strada. Mi ero preparato all'idea che la decisione potesse ricadere su Greg (Paltrinieri), un atleta e un amico del quale nutro una immensa stima. Rivolgo un profondo grazie al presidente Giovanni Malagò per la fiducia e per aver ridato il ruolo di portabandiera all'atletica italiana 36 anni dopo Pietro Mennea. Sto vivendo un sogno totale, non svegliatemi».

Il cerimoniale

Tra una sessione e un’altra di lavoro bisognerà tenere a mente il cerimoniale. Rigido, come quello di ogni campione che si rispetti. Figurarsi un portabandiera. Il prossimo 13 giugno al Quirinale (la cerimonia è fissata per le 11), insieme alla Errigo, riceverà in forma solenne dal Presidente Sergio Mattarella il Tricolore con il quale il 26 luglio i due sfileranno a Parigi. Sulle rive della Senna. Poi il grande obiettivo: l’oro. Nient’altro che l’oro. Il prossimo step sarà quello di passare dallo status di campione a quello di leggenda. Le premesse sono quelle giuste. 

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