Sputi e orina agli arbitri, il sindaco di Osimo: «Punire i colpevoli, ma la squalifica di un anno e mezzo è eccessiva»

Sputi e orina agli arbitri, il sindaco di Osimo: «Punire i colpevoli, ma la squalifica di un anno e mezzo è eccessiva»
​Sputi e orina agli arbitri, il sindaco di Osimo: «Punire i colpevoli, ma la squalifica di un anno e mezzo è eccessiva»
di Giacomo Quattrini
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Sabato 2 Marzo 2024, 03:00

OSIMO Sono ore complicatissime in casa Osimana dopo la squalifica del campo per un anno e mezzo, ma una certezza c’è: la società non molla. Farà ricorso affidandosi all’avvocato Mattia Grassani, esperto in diritto sportivo. Il ricorso punta anche a coinvolgere le forze dell’ordine presenti mercoledì scorso a Massa Martana, per la gara di ritorno degli ottavi di Coppa, e la stessa società locale, come testimoni del fatto che la quaterna arbitrale non è stata aggredita fisicamente, se non con lanci di bevande (forse una piena di urina), sputi e qualche monetina, ma non fumogeni o pietre. D’altronde se la situazione fosse stata così grave la gara non sarebbe ripresa o il guardalinee preso di mira sarebbe stato spostato nell’altra metà campo, davanti ai tifosi umbri.

La ricerca

Che l’Osimana non voglia mollare lo dimostra anche la spasmodica ricerca di un campo dove giocare domani la gara che era prevista al Diana con la vicecapolista Montefano.

E non era scontato, perché la dirigenza aveva ipotizzato un disimpegno, tramortita dalla maxi-squalifica del Diana per 18 mesi. Il rischio di veder scomparire la centenaria Osimana appare scongiurato. Almeno per ora. Perché se davvero fino al 30 agosto 2025 fosse costretta a giocare a porte chiuse, perderebbe tra i 4 e i 6mila euro di incasso al botteghino che moltiplicate per 19-20 partite sono circa 100mila euro. Inoltre, dovrebbe giocare in campo neutro, pagando l’affitto che può oscillare tra i 600 e i mille euro, per altri 16-20 mila euro di costi aggiuntivi. Una mazzata, parlando di dilettantismo. Anche perché l’ordine pubblico da garantire costringe a individuare campi da gioco lontani da Osimo.

La Questura di Ancona vorrebbe che l’Osimana giocasse fuori provincia per scongiurare che i tifosi la seguano ugualmente fuori dallo stadio. La Questura di Macerata pone invece il problema dei rapporti tesi con gli ultras maceratesi, visto il precedente della sassaiola di tre mesi fa. Insomma, per la gara di domani è stato molto complicato trovare la quadra. Bocciate le ipotesi Offagna e Filottrano, è stata scelta ufficialmente Cingoli, fuori provincia e piuttosto lontana da Macerata. Sta di fatto che la sanzione del giudice sportivo è finita al centro del dibattito cittadino. Gli Ultras Osimo ieri sera hanno tenuto un’assemblea pubblica.

Decine di tifosi sui social auspicano un intervento della politica per una sanzione ritenuta sproporzionata visto che non ci sono stati feriti. Come dice anche il sindaco Pugnaloni: «Pur condannando con fermezza qualsivoglia azione di violenza sportiva che fosse accertata, devo però al contempo rilevare che la sanzione comminata appare decisamente sproporzionata e ingiustamente afflittiva. Chiaro che se qualcuno ha sbagliato deve rispondere delle proprie azioni, ma è evidente che con una simile sanzione è a rischio l’esistenza stessa della società sportiva con conseguente danno alla nostra comunità». Il sindaco confida che «in sede di ricorso la giustizia sportiva possa mitigare la sanzione» perché «la comunità sportiva osimana non è quella descritta dal giudice sportivo».

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