CIVITANOVA Blitz a sorpresa del trio del Pd composto dal consigliere regionale Romano Carancini e dagli esponenti civitanovesi del partito Francesco Micucci e Giulio Silenzi al Covid hospital. Obiettivo l’abbandono dei macchinari all’interno della struttura, macchinari che giacerebbero inutilizzati compresa soprattutto la tanto dibattuta Tac a 128 strati che doveva essere in un primo momento consegnata all’ospedale di Civitanova e che invece è stata poi dirottata su Recanati.
La posizione
«Durante il Covid Civitanova ha dato, mettendo a disposizione la struttura della fiera. E la città doveva allora ricevere dopo, vedendosi assegnate tutte le attrezzature – rimarca Silenzi –, è scritto negli accordi tra Regione e Comune firmati all’epoca. E invece finita l’emergenza tutti si sono dimenticati di tutto. Il consigliere regionale di FdI Borroni a settembre promise che nelle settimane successive la Tac, che ha un valore di circa un milione di euro, sarebbe stata trasferita all’ospedale. Dopo mesi, ci aggiornò che servivano lavori per adeguare gli spazi alla nuova apparecchiatura, addirittura la Regione autorizzò Borroni stesso ad andare all’interno della fiera per far vedere cosa si stava facendo. E invece alla fine colpo di teatro, la Tac va a Recanati. Un balletto di menzogne, con l’assessore regionale Saltamartini che prende la scusa del fatto che a Recanati si era rotta la Tac, quando invece non funziona da anni».
La critica
L’ex sindaco di Macerata assegna responsabilità precise al presidente della Regione Acquaroli e al suo vice Saltamartini: «Questa struttura - afferma l’attuale consigliere regionale - è chiusa dal 30 giugno 2021, come si poteva pensare di trasferire prima di tutto i letti e poi la Tac, un macchinario di importanza capitale in questa fase storica? Questa è incapacità di programmazione, è mancanza di sensibilità nei confronti dei problemi dei cittadini. Sarebbe stato più onesto ammettere l’errore».