Ospedale delle Marche, il direttore amministrativo Antonello Maraldo lascia dopo sette anni

Ospedale di Torrette, il direttore amministrativo Antonello Maraldo lascia dopo sette anni
Ospedale di Torrette, il direttore amministrativo Antonello Maraldo lascia dopo sette anni
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Martedì 28 Febbraio 2023, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 18:27

ANCONA- «Sono stati sette anni bellissimi, di grandi risultati, ringrazio il personale medico e la classe dirigente». Così il direttore amministrativo dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche Antonello Maraldo, nel suo ultimo giorno di lavoro nella struttura. Maraldo, nominato nel marzo del 2016, torna «all'Inail», ente in cui aveva già lavorato prima di assumere l'incarico presso l'Azienda ospedaliera marchigiana, affiancando il dg Michele Caporossi e il direttore sanitario Alfredo Cordoni. 

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Il percorso

Da fine novembre fino all'insediamento del nuovo dg Armando Gozzini (a febbraio) è stato direttore generale ad interim, dopo la conclusione del mandato di Caporossi.

Insieme all'incarico ai vertici dell'Azienda, per Maraldo si conclude, in questo caso a fine marzo 2023, il mandato da presidente della Fondazione Ospedale Salesi onlus, che cessa con l'approvazione dell'ultimo bilancio. Tra le sfide all'inizio della sua attività da direttore amministrativo, Maraldo evidenzia «la revisione dei fondi contrattuali che ci chiese la Regione perché all'epoca erano sottostimati rispetto alla reali necessità» e il lavoro per mettere a punto «i regolamenti per la libera professione, per il conferimento degli incarichi e per il codice degli appalti». Con l'avvento della pandemia, «si è lavorato molto per supportare l'apparato sanitario». «Intensa attività» anche sul fronte dei cantieri «per la realizzazione della nuova palazzina degli uffici amministrativi e per l'appalto del nuovo elisoccorso, per le opere di ristrutturazione, la messa a norma antincendio e antisismica, il nuovo servizio mensa e i due nuovi bar (a Torrette e Salesi), l'appalto per le pulizie». «Ho cercato di tenere un dialogo costante con i sindacati - dice ancora -, ne è riprova il fatto che abbiamo svolto mediamente una cinquantina di incontri l'anno per regolare la produttività e la graduazione delle funzioni», mentre sul fronte delle opere all'interno della struttura, evidenzia «l'ampliamento della sala emergenza e dell'Obi» e poi «l'acquisto di nuovi macchinari, come la Tac Force e la Tac Revolution». Il massimo risultato è il riconoscimento come migliore ospedale pubblico in Italia da Agenas, che è «frutto di un lavoro di squadra impostato negli anni» spiega, sottolineando «la qualità delle relazioni professionali instaurate». «Sto ricevendo decine di messaggi di affetto e ringraziamento da parte delle persone con cui ho lavorato - prosegue -, sono commosso». Alla Fondazione Ospedale Salesi onlus, «abbiamo raddoppiato la patrimonializzazione. Lascio una realtà solida e tra le più belle sul panorama del terzo settore di Ancona».

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