La Vuelle al contrattacco
"Cacciamo i tifosi vandali"

La Vuelle al contrattacco "Cacciamo i tifosi vandali"
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Mercoledì 14 Gennaio 2015, 21:18 - Ultimo aggiornamento: 21:20
PESARO - Primo allenamento per il nuovo allenatore della Consultinvest Riccardo Paolini, e per il playmaker Chris Wright. In occasione della presentazione di coach Paolini, si è tornati a parlare anche dell’episodio di domenica notte, quando ignoti hanno imbrattato con escrementi alcune auto e la sede della Vuelle. Il presidente del Consorzio Pesaro Basket Luciano Amadori è stato molto duro nei confronti degli autori del gesto: "Se c'è un gruppo di cerebrolesi che rema contro la società e la squadra, faremo di tutto per fare si che vengano trovati. Non è possibile che io mi alzi la mattina con due pensieri. Il primo è quello di mandare avanti la mia azienda, e il secondo è quello di trovare i soldi per portare avanti questa società. Purtroppo a causa di quattro deficienti, si rischia di fare crollare tutto quello che viene costruito in anni di sacrifici. Le telefonate che ho ricevuto martedì, dalle persone che investono su questa società ve le avrei volute fare sentire. Molte mi chiedevano che tipo di gente frequentasse il basket a Pesaro".





Sulla stessa lunghezza d'onda Ario Costa. "A mio avviso non si può perdere una cosa che è storia, ed è stata fatta dalla Vuelle, e non da chi commette azioni di questo tipo. La storia della Vuelle l'ho fatta io, i miei compagni di squadra e il signor Scavolini, ed ancora mi aspetto dei grazie. Oggi ci sono degli imprenditori che aspettano dei grazie, ma anche di più, perchè se dicessero ma chi c'è lo fa fare? Poi che striscioni scriviamo? A Caserta, sembrava di essere ad una finale di Eurolega, con la Pasta Reggia che aveva totalizzato 14 sconfitte. Nonostante tutto però si vedeva l'entusiasmo della gente, che voleva aiutare la squadra. Noi abbiamo l'opposizione come in politica, e molti non sanno nemmeno che cosa sia la Vuelle - continua Costa - perchè quando eravamo in cima al mondo, qualcuno non era nemmeno nato. Pesaro però ha anche un entusiasmo e una passione, riconosciute nel mondo dello sport. Per questo non possiamo accettare questi gesti. Contestare è un diritto, l'importante è non essere vigliacchi. A me non interessa chi ha fatto quel gesto, sto solo cercando di fare capire cosa voglia dire essere uniti, lottare per un bene comune. Noi comunque andiamo avanti per la nostra strada, ma prendo atto che al momento di difficoltà contro Cantù, mi ritrovo un palas muto. Questo è quello che vogliamo? Se si invito i miei amici del Consorzio a riflettere".







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