PETRIANO Il progetto della maxi discarica per rifiuti produttivi di Riceci di Petriano va archiviato perché così dispone la legge quando la sospensione di 180 giorni del procedimento trascorre senza che siano consegnate dal soggetto proponente le integrazioni documentali richieste dai vari enti della conferenza dei servizi. Lo evidenzia il presidente dell’associazione Diversamente, Andrea Torcoletti, che ha inviato alla Provincia sabato scorso (per pec) un’istanza di archiviazione, appellandosi alle norme del codice dell’ambiente; istanza reiterata ieri, dopo la lettura delle dichiarazioni del dirigente Andrea Pacchiarotti rilasciate al Corriere Adriatico, con la diffida all’ente dal concedere un’ulteriore proroga del termine alla società Aurora, che ha chiesto altri 7 mesi.
Le norme
Nella missiva si richiama il decreto legislativo 152/2006, che sul punto è esplicito (comma quinto dell’articolo 27 bis) : “Qualora entro il termine stabilito il proponente non depositi la documentazione integrativa, l'istanza si intende ritirata ed è fatto obbligo all'autorità competente di procedere all'archiviazione”.
Ventilate azioni legali
Tutto questo, secondo Diversamente, non è rilevante per i vincoli temporali del procedimento (tanto più che nella nuova nota del Genio civile non c’è alcun riferimento al ricorso al Tar). L’associazione per la tutela della vallata del Foglia ha avvertito la Provincia che se verrà concessa una proroga agirà in “ogni sede legale opportuna”.
«Non dovremmo nemmeno discutere - sottolinea Diversamente - o porci il problema su cosa pensano di fare la Provincia e il funzionario Pacchiarotti (che non è architetto, bensì è laureato in giurisprudenza, ndr). La legge è chiara: il progetto di Aurora deve essere rigettato e archiviato».
La questione politica
«Il cda (parte pubblica) di Marche Multiservizi, presidente compreso (sempre di parte pubblica), non si è mai dissociato formalmente da questo progetto. Il sindaco di Pesaro Ricci era solo preoccupato che il progetto venisse discusso sotto elezioni e il suo piano B si è perso nel nulla. Il senatore Ucchielli non è riuscito nemmeno ad approvare una delibera di contrarietà. Il presidente Paolini non agisce come socio di Mms e nemmeno riesce a farlo come presidente della Provincia».
La questione politicamente sensibile, infatti, è il rinvio dell’iter oltre le prossime elezioni amministrative. «Ma i cittadini hanno capito chi vuole la discarica - dice Torcoletti - e noi non abbiamo intenzione di arrenderci e di mollare».