Fermana, avanti con Bruniera: dopo l’ennesimo ko col Perugia, il ds Galassi ha allontanato le voci di esonero

Fermana, avanti con Bruniera: dopo l’ennesimo ko col Perugia, il ds Galassi ha allontanato le voci di esonero
Fermana, avanti con Bruniera: dopo l’ennesimo ko col Perugia, il ds Galassi ha allontanato le voci di esonero
di Lorenzo Attorresi
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:33

FERMO Società Fermana silente dopo l’ennesimo passo falso della squadra, sul piano agonistico e caratteriale in primis, manifestato lunedì al cospetto del Perugia, com’era già successo al Recchioni con Recanatese e Cesena. Così, stavolta, al triplice fischio il pubblico ha evitato d’applaudire esigendo “Gente che lotta” e apostrofando soprattutto il dg Tubaldi. L’assicuratore recanatese è salito in macchina e si è dileguato, concedendo l’onore di presentarsi in sala stampa al ds Galassi. La triade di Andrea, composta da Tubaldi-Galassi-Bruniera, è tutta sulla stessa barca. L’allenatore nel post gara ha ribadito come non si è pentito di aver accettato «la scommessa d’allenare la Fermana», e il ds ha allontanato strane idee sul futuro del tecnico. «Il mister rischia? Non farei discorsi del genere – ha detto Galassi -. Dobbiamo reagire e riordinare la squadra». Ma è chiaro che una fiducia del genere ha una data di scadenza. 


La contestazione 

Il mondo del tifo, però, aveva già contestato soprattutto il dg Tubaldi mentre stava lasciando il suo posto in tribuna laterale. «Meritiamo di più», i cori levatisi in aria. «I supporter hanno ragione – ha continuato Galassi -.

Tutto sommato la Fermana ha fatto una buona gara contro giocatori di Serie B che adesso giocano in C come quelli del Perugia. Magari finendo 0-0 il primo tempo questa partita sarebbe diventata giocabile. Potevamo provare a far risultato». Analisi forse dettata dalla poca lucidità dell’immediato dopo-gara, visto che per arrivare all’intervallo a reti inviolate devi avere un approccio convincente. La Fermana, al contrario, è partita in modo disastroso nei primi quindici minuti, mettendo in evidenza lacune tattiche e nervose. 

Il castello è crollato

Il castello è crollato inevitabilmente al 15’. «Sì, non dovevamo concedere così tanto inizialmente, ma contro formazioni di un certo calibro bisogna mettere in preventivo alcune difficoltà. L’unico modo è lavorare, e se attorno alla mezzora ci fosse stato fischiato un rigore (che però non c’era, ndr) potevano cambiare le cose. Questo non è il campionato dell’anno scorso, contro quelle 7-8 big è proibitivo». Nota bene: una stagione fa la Fermana batté il Cesena – secondo – e sfiorò il sacco di Chiavari – Entella terza – con un palo clamoroso di Maggio prima del vantaggio ligure nei minuti finali. «E’ innegabile che potevamo fare qualcosa in più in termini di punti pur sbagliando qualche gara. A Pesaro potevamo vincere, con la Recanatese non l’abbiamo interpretata bene. Contro le big devi essere al 100%». 

Il calendario 

Galassi ha poi posto l’attenzione su un calendario in salita. «L’avvio di stagione non ci ha aiutato». Sì però il livello rimane hard: domenica a Ferrara con la Spal, poi Entella, infrasettimanale ad Olbia, derby casalingo con l’Ancona e due scontri diretti per la salvezza di fila in trasferta, a Pineto e con Sestri Levante. Il 12 novembre, ossia tra un mese, la stagione canarina potrebbe essere irrimediabilmente compromessa. Urgesi sveglia immediata, per una squadra che appare inadeguata. «A volte non abbiamo dimostrato di possedere le armi giuste – la chiosa di Galassi -. Ma non dimentichiamoci però le due prestazioni con Pontedera e Gubbio. Qualcosa di buono ce l’abbiamo, altrimenti partite di quel genere non le fai». 

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