Notte da ricordare per Chiellini: prima doppietta in azzurro e un autogol

Notte da ricordare per Chiellini: prima doppietta in azzurro e un autogol
di Alessandro Angeloni
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Venerdì 10 Ottobre 2014, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 23:54
dal nostro inviato

Un paio di gol, un'autorete. Tre "cose" che ricorderà a lungo, nel bene e nel male. Giorgio Chiellini festeggia, la Nazionale supera lo scoglio Azerbaigian grazie alla sua testa, quella che gli ha consentito di conseguire la laurea in Economia e Commercio e quella che lo ha aiutato a segnare una doppietta decisiva per la qualificazione a Euro 2016. Il dottor Chiellini firma il suo primo doppio colpo e finisce la settimana di Juve-Roma come l'aveva cominciata, cioè con un'altra festa, anche se la prima è finita tra le polemiche, calde ancora oggi.



GLI ESORDI

Sono passati quasi dieci anni dall'esordio in azzurro (con la Finlandia nell'ormai lontano 17 novembre 2004, giocava nella Fiorentina, tra l'altro toccando il primo campo di serie A proprio contro la Roma). Ci ha messo un po' per diventare uno dei leader della Nazionale, forse più di quanto non ci abbia impiegato a diventarlo nella Juventus. Ha esordito in azzurro con Marcello Lippi, che però gli ha negato la gioia di vincere il Mondiale, lasciandolo a casa quando aveva solo ventidue anni ed era un ragazzo promettente che faceva più il terzino che non il centrale. Ne sono passati sette, di anni, dalla sua prima rete in azzurro: 21 novembre 2007 gol alle Fær Øer al Braglia di Modena, poi ha continuato col vizietto del gol segnando alla Svezia (amichevole), Brasile (Confederation 2013), (Repubblica Ceca) e le due, appunto, con l'Azerbaigian. Sei in totale, quattro di testa, come detto la sua arma migliore, nel calcio e nella vita. Chiellini oggi è uno dei veterani della Nazionale, dopo Buffon (144) e Pirlo (113) e il più presente (72) in questa rosa a disposizione di Conte per la doppia sfida con Azerbaigian e Malta. Conte gli è grato per le due reti, che consentono a questa nuova Italia di allungare la striscia di vittorie a tre (su tre partite con l'ex allenatore della Juventus in panchina, contro Olanda e Norvegia) ma gli è un po' meno grato per l'autorete (del tutto casuale, le colpe andrebbero scaricate su altri) che costringe ad aggiornare pure la casella dei gol subiti dagli azzurri, da 0 a 1. Un peccato veniale per Chiellini, che esce dal Barbera tra gli applausi dei palermitani-azzurri. Sarà duro, a volte troppo, in qualche caso anche scorretto (vedi gomitata a Pjanic nell'ultimo Roma-Juve), ma questa è la sua serata. Da bomber.



«Stasera ho fatto tutto io, per fortuna ne ho fatto uno in più nella porta giusta»: Giorgio Chiellini, risponde con un sorriso dopo la doppietta e l'autogol nella partita contro l'Azerbaigian. «Pareggiare sarebbe stato un peccato. Non abbiamo mai subito e sarebbe stato un peccato per questo nuovo ciclo e la città che ci ha ospitato». «Questa squadra ha carattere - aggiunge - e grande entusiasmo, oggi abbiamo sbagliato qualcosina nella finalizzazione ma dobbiamo cavalcare questa voglia di fare».